Intercettati 30 migranti Più della metà respinti oltre il confine sloveno

Si muovevano a piccoli gruppi e sono di diverse nazionalità Il garante nazionale Palma chiede l’attenzione al Ministero

Stefano Bizzi

Nuovo rintraccio di migranti in città, ma sarebbe più corretto parlare di rintracci, al plurale, dal momento che gli stranieri sono stati fermati a piccoli gruppi in diverse zone di Gorizia. Nel complesso hanno tentato di entrare in Italia dal confine isontino 30 persone, oltre la metà è stata però respinta.

La pressione sulla frontiera ricomincia dunque a farsi sentire in maniera importante e, a giudicare dalla progressione dei numeri, il fenomeno è in costante crescita. La scorsa settimana erano stati bloccati 12 irregolari, poi martedì la polizia ferroviaria aveva trovato in stazione a Gorizia altri 18 migranti. Ora ci sono questi trenta arrivi: 26 stranieri sono stati intercettati dalla polizia di frontiera e altri 4 dai carabinieri della compagnia di Gorizia.

Ad entrare in Italia sono stati almeno cinque gruppi (altri potrebbero essere riusciti a passare inosservati). Le pattuglie della polizia di frontiera ne hanno individuati tre: un primo gruppo è stato avvistato e bloccato mentre percorreva la linea ferroviaria alle spalle della Sdag, un secondo è stato fermato in via Udine, in prossimità di piazza San Giorgio, a Lucinico e l’ultimo nella zona del Ponte di Piuma, in via Brigata Cuneo. Poco più in là, ma sulla sponda opposta dell’Isonzo è stato individuato il primo dei due gruppi intercettati dagli uomini dell’Arma. La pattuglia ha visto camminare lungo via degli Scogli quattro persone e quando si è avvicinata i migranti si sono dati alla fuga correndo verso il fiume. Uno però è stato preso. È risultato essere di nazionalità afghana, ma dal momento che non c’erano dubbi sul fatto che fosse appena entrato in Italia dalla Slovenia e per questo è stato consegnato alle autorità d’oltreconfine. Come lui, sono state riammesse in territorio sloveno anche 16 delle 26 persone fermate dalla Polfrontiera perché anche nel loro caso era evidente l’ingresso nell’Unione europea da un altro Paese. Si trattava di cittadini provenienti da Algeria, Iran, Egitto e Iraq. Sono rimasti, invece, in Italia sei egiziani (perché minorenni non accompagnati) e quattro iracheni (perché componevano una famiglia con minori).

L’ultimo gruppo di stranieri intercettato dai carabinieri era di nazionalità marocchina ed è stato fermato in stazione. In questo caso, i tre nordafricani sono stati trasferiti al Cara di Gradisca d’Isonzo.

Considerata la situazione, il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma, ha chiesto e acquisito dal Ministero dell’Interno informazioni circa gli arrivi inFvg. —

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