«Integrazione, l’imam faccia il primo passo»

Lettera aperta di Adriano Bomben: «Si confronti col territorio dove opera e assuma posizioni chiare»
«Signor imam, si confronti con le popolazioni locali, dove si trova ad operare. Spetta a lei favorire la svolta, l’integrazione della comunità musulmana, attendiamo le necessarie aperture». Dopo il “caso” Sacile, con polemica alla presentazione di un libro di Magdi Allam, un cittadino di Pordenone, già consigliere regionale, Adriano Bomben, ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta all’imam del centro culturale islamico di Pordenone, Muhamad Hosni.


«Ho letto con stimolante curiosità la sua provocazione per un confronto diretto con Magdi Allam, dopo l’incontro-scontro a Sacile, sull’Islam. Magdi Allam viene da quel mondo, e ben lo conosce, per averlo studiato ed esserci vissuto. Credo che il suo intento reale non sia quello di convincere Magdi. Ben più utile sarebbe se lei si confrontasse con le popolazioni locali in cui si trova ad operare».


Quelle le premesse. Bomben entra quindi nel merito: «Ho letto che lei aderisce al movimento dei Fratelli musulmani, osteggiato in gran parte dei Paesi musulmani, per infiltrazioni terroristiche. Se lì ci sono forti resistenze, perché noi dovremmo esserne esenti?», si domanda nella lettera aperta.


«Certo, il superamento passa anche attraverso la chiarezza di un confronto e dalle sue parole dette con onestà. Fin qui non c’è stato verso con i suoi predecessori: o per preclusione o per impreparazione o per ostilità. Spetta a lei – ed è questa l’esortazione – procurare la svolta e favorire l’integrazione della comunità musulmana. Non va dimenticato che ci sono state nel centro islamico presenze poco rassicuranti. Senza dialogo rimangono le barriere e sono tante. A noi non interessa conoscere gli aspetti religiosi, ma le loro ricadute e implicazioni nella società e nelle relazioni umane».


Adriano Bomben “si mette in attesa”: «Aspettiamo quindi – è la conclusione della lettera aperta all’imam – le necessarie aperture». Con l’auspicio che si apra un dibattito che coinvolga «la gente, la cultura locale, le associazioni. Aspettiamo – termina –. Intanto cordiali saluti».


Il caso era nato alla presentazione dell’ultimo libro di Magdi Allam, a Sacile. Alla serata era intervenuto anche l’imam, che aveva preso la parola, dilungandosi e scatenando una polemica tanto che erano dovute intervenire le forze dell’ordine. L’imam aveva chiesto un confronto pubblico con lo scrittore.
(e.l.)


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto