«Intanto sempre più coppie scoppiano»

«Non riconosco le coppie gay come famiglia, ma sono disponibile all’ascolto». Don Giorgio Tonolo (in foto) apre le porte dell’Iripes, a Pordenone. «Tanti gay si rivolgono al nostro sportello...

«Non riconosco le coppie gay come famiglia, ma sono disponibile all’ascolto». Don Giorgio Tonolo (in foto) apre le porte dell’Iripes, a Pordenone. «Tanti gay si rivolgono al nostro sportello – conferma il sacerdote salesiano – alla ricerca, spesso tormentata di un equilibrio e accettazione di sé».

Di certo la coppia “scoppia” a Pordenone: una su due si separa. Il focus è quello dell’emergenza, per chi ci credeva alla “mission” pronunciata all’altare “finchè morte non ci separi”. Invece, l’addio arriva con tempi-lepre.

«Il matrimonio religioso in provincia di Pordenone è stato contratto dal 50% delle coppie – presenta i dati don Tonolo –. E in regione Friuli Venezia Giulia dal 46%, includendo naturalmente prime, seconde e terze nozze. Sono oltre un terzo i matrimoni che sfociano in una separazione, mediamente dopo 15 anni di convivenza. Oltre il 50% delle separazioni coinvolge nuclei con figli. In questi casi la mediazione familiare a tutela relazionale ed educativa dei figli è richiesta solo da una minima parte dei genitori. Le separazioni appaiono sempre più precoci e si verificano nel 15% dei casi quando i coniugi hanno meno di 5 anni di convivenza. La crisi delle coppie è oggettiva. Anche a Pordenone ci si sposa sempre meno e sempre più tardi: a 33 anni per gli uomini e 30 mediamente per le donne. I vincoli interpersonali sono allentati, c’è un numero ridotto di figli ed è in diminuzione l’attrattiva di un matrimonio centrato sulla loro presenza. Ci sono figli nati per un quinto dei casi fuori dal matrimonio». Per parlarne l’Iripes offre lo sportello sostegno “Compatibilità e intesa”, nella sede in viale Grigoletti (telefono 0434-362269). (c.b.)

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