Insegnanti e personale Ata: in Fvg 52 positivi, ma uno su due non ha fatto il test

UDINE. Un autentico flop con dati, probabilmente, anche peggiori del temuto. Se, infatti, a inizio monitoraggio – parliamo dell’ultima settimana di agosto – si temeva che un terzo degli insegnanti e del personale scolastico non docente non avrebbe aderito allo screening attraverso i test sierologici anti-coronavirus su base volontaria, a consultivo i numeri sono ancora più neri.
Certo, sull’andamento è sicuramente vero che è pesata la mancata adesione all’iniziativa del ministero della Salute da parte della stragrande maggioranza dei medici di base – anche per loro tutto si basava sulla volontarietà senza alcun obbligo – della regione.
Complessivamente, infatti, dei 770 medici di medicina generale presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia soltanto 166 – pari al 22% – hanno aderito allo screening. Una percentuale molto bassa e frutto quasi esclusivamente del discreto risultato registrato nell’Azienda Friuli Occidentale considerato come a Pordenone si sia registrata la quota del 39% di aderenti.
Un numero in grado di alzare il dato finale se pensiamo come a Udine non si sia andati oltre il 16% dei “sì” con 56 medici su 347 e nell’Azienda Giuliano Isontina il numero sia soltanto leggermente più alto fermandosi al 19% con 45 camici bianchi su 234.
La bassa adesione da parte dei medici di medicina generale, dunque, ha scaricato una fetta considerevole della mole di lavoro sui Dipartimenti di prevenzione delle Aziende, già oberati di impegni, ma anche questo problema difficilmente può spiegare, da solo, un flop di un tenore così elevato.
Attenzione, però, perché non tutto il territorio regionale si è comportato alla stessa maniera e la Destra Tagliamento, in questo senso, ha fatto segnare un trend decisamente positivo e in controtendenza.
Nei locali dell’Azienda di Pordenone, dove i test sono terminati ancora lunedì, infatti, sono stati eseguiti 3 mila 720 esami su una platea di 4 mila 863 potenziali aventi diritto pari, perciò, al 76%. Un risultato di tutto rispetto soprattutto se paragonato a quello delle altre Aziende.
Nella Friuli Centrale – cioè la vecchia provincia di Udine – ci si è fermati ad appena il 33% con 2 mila 951 esami sierologici effettuati su 8 mila 876 insegnanti e personale non docente, mentre nella Giuliano Isontina si è fatto un po’ meglio toccando il 47% del totale con 2 mila 419 esami su 5 mila 156 afferenti all’Azienda stessa.
Per quanto riguarda, infine, le positività emerse agli esami sierologici, queste non hanno superato in totale le 52 unità – 17 a Pordenone, 13 a Udine e 22 tra Monfalcone, Gorizia e Trieste – di cui, per fortuna, soltanto in un caso, e nel capoluogo regionale, si è avuta la conferma dell’infezione da Covid attraverso l’uso del tampone. —
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