Inizia la scuola e via Gemona si intasa d’auto

I genitori degli alunni delle scuole elementari e medie dell'educandato Uccellis alzano la voce contro la nuova sistemazione delle sedi della scuola. I lavori di restauro della storica sede di via Giovanni da Udine, infatti, obbligano le famiglie ad accompagnare i piccoli allievi all'ingresso di via Gemona e lunedì, primo giorno di scuola, la via è stata intasata dal traffico di auto. Già ieri la situazione era migliorata, ma le mamme e i papà in attesa dei figli temono che l'inizio di Friuli Doc possa comportare altri disagi. «L'impressione è che la nuova sistemazione sia stata raffazzonata all'ultimo momento - ha lamentato ieri una mamma all'uscita della scuola -. Si parlava di ingressi separati per i bambini delle elementari rispetto ai compagni più grandi delle scuole medie, invece sono tutti assieme». Facevano eco le parole di un papà: «Doveva essere cercata una soluzione diversa. Perché non possiamo utilizzare l'ingresso di via Giovanni da Udine o quelli di via Santa Chiara», ha chiesto. «In effetti lunedì c'è stata un po' di confusione - ammette la dirigente, Maria Letizia Burtulo -, avevamo cercato di prevenire i problemi scaglionando gli orari di uscita di 5 minuti, ma così non è stato. Già oggi (ieri per chi legge, ndr) il problema si era decisamente ridimensionato perché abbiamo consentito ai genitori di entrare a ritirare i bambini all'interno del giardino della scuola perché gli educatori hanno l'obbligo di consegnare i piccoli studenti soltanto ai familiari». E per quanto concerne la decisione di concentrare le uscite su via Gemona: «In questo caso avevo le mani legate - spiega la dirigente Burtulo -, ma non mi sembra un cattivo compromesso. L'ingresso da via Giovanni da Udine è ostacolato dal cantiere e perciò da quel cancello, peraltro chiuso, né i bambini né i ragazzi possono passare. Diversa la questione su via Santa Chiara, una strada piuttosto stretta con parcheggi su entrambi i lati. In questo caso un'automobile, fermandosi, blocca il traffico. E perciò non sarebbe consentita neppure la sosta. Inoltre, quello è un passaggio carraio, l'unico che i fornitori possono utilizzare ed è preferibile mantenere separati i due ingressi». Bisognerà attendere gennaio affinché gli studenti di elementari e medie abbiamo due accessi distinti. «Purtroppo l'intera vicenda non è stata gestita con la puntualità che la scuola si sarebbe attesa - commenta Burtulo -, ma dal canto nostro abbiamo una programmazione e cerchiamo di ovviare in modo puntuale ai problemi. Certo è necessaria un po' di comprensione da parte dei genitori».
Michela Zanutto
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