Infortunio sul lavoro, fascicolo archiviato per la ditta grazie al modello organizzativo
In caso di infortuni sul lavoro com prognosi superiore ai 40 giorni, c’è un doppio binario: possono essere chiamati a risponderne, per eventuali inadempienze, l’azienda e il datore di lavoro. La legge 231/01 consente però di evitare il procedimento penale a carico della società, che prevede sanzioni particolarmente gravose (pecuniarie e interdittive), con l’adozione da parte dell’azienda di un modello organizzativo e la nomina di un organismo di vigilanza che verifica l’operatività e l’efficacia di tale modello. A evidenziarlo è l’avvocato Romeo Bianchin, che ha seguito il responsabile legale della ditta Armando Cimolai centro servizi srl.
Il procedimento penale è stato avviato dopo un infortunio avvenuto a un dipendente nello stabilimento di San Quirino il 20 dicembre 2019. L’infortunato era addetto ad un importante e avanzato centro di fresatura a controllo numerico programmabile in grado di utilizzare una vasta gamma di accessori, che la rendono utilizzabile per la lavorazione di una notevole varietà di pezzi in acciaio. È costituita da una cabina mobile di comando della fresa, una fresa installata su struttura mobile, e da una tavola rotante per l’appoggio dei pezzi da mettere in lavorazione.
«L’operaio eseguiva le lavorazioni all’esterno della cabina, senza alcun controllo sulle macchine, in quanto non aveva con sé il disponibile volantino di comando manuale» ha precisato l’avvocato Bianchin. La parte rotante ha colpito al piede sinistro l’operaio.
Subito sono arrivati gli ispettori dell’Asfo. Sono stati avviati due procedimenti penali, uno nei confronti della società, per responsabilità amministrativa, il secondo nei confronti del datore di lavoro, il rappresentante legale dell’azienda.
La procura di Pordenone ha disposto una perizia per accertare e la dinamica e le cause del rilevante infortunio. L’avvocato Bianchin ha depositato memorie difensive. Il fascicolo relativo alla legge 231/2001 si è chiuso con l’archiviazione: non sono emersi profili di responsabilità per l’azienda.
L’avvocato Bianchin ha ricordato che in particolare dall’indagine è emerso come la Armando Cimolai centro servizi srl «non avesse perseguito alcun interesse o vantaggio, come causale dell’infortunio». Interesse e vantaggio sono i presupposti per l’accertamento della responsabilità in capo all’ente in base alla citata normativa.
«Per quanto riguarda la persona fisica del rappresentante legale, si è scelto la via del patteggiamento, con l’applicazione di una contenuta sanzione pecuniaria», ha aggiunto il legale.
Bianchin ha sottolineato come il modello organizzativo sia uno strumento «di fondamentale importanza, consigliabile per le società che non fossero già dotate, non solo per i reati i materia di sicurezza sul lavoro, ma anche per tutti gli altri reati presupposto previsti dalla legge 231/01». —
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