Infarto in giardino, addio all’alpino gentile Daniele Pellissetti

PORDENONE. Il suo cuore, quello che lo ha guidato con generosità per tutta la vita, alla fine lo ha tradito. Nel tardo pomeriggio di domenica, mentre tagliava l’erba del giardino di casa a Pordenone, Daniele Pellissetti, 71 anni, si è accasciato a terra. La moglie Franca, intuendo che si trattava di un malore, ha subito allertato i soccorsi. Un vicino di casa gli ha praticato il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei soccorsi, ma il viaggio in ambulanza è stato l’ultimo per lui.
Il nome di Pellissetti lega tanti mondi, relazioni, ambienti in cui l’alpino dal sorriso gentile, sapeva eccellere ma sempre con discrezione. Console dei Maestri del lavoro, alpino di Roraigrande, per 14 anni direttore de “La più bela fameja”, ha dedicato la sua vita e il suo impegno a trasmettere alle nuove generazioni «i valori e i doveri, e poi arrivano i diritti» gli piaceva dire.
Lui che non aveva figli, ha saputo essere testimone di quelle radici per tantissimi ragazzi. «Daniele era un uomo eccezionale – dice di lui Giovanni Gasparet, il past president dell’Ana –, riservato, mai invadente, amava ascoltare più che parlare e aveva un’intelligenza fuori dal comune. Oltre che per il suo grande servizio per la famiglia degli alpini, lo ammiravo per il suo impegno come maestro del lavoro, soprattutto nelle scuole con i ragazzi. Era generoso con tutti. A lui mi legano anche tanti ricordi».
Già presidente della circoscrizione Rorai-Cappuccini, dal gruppo anziani del lavoro Savio alla presidenza dell’associazione Tempo scambio, non c’era ambito in cui Pellissetti non garantisse il suo impegno, sempre senza cercare riflettori per sè, sempre con il sorriso. E il fatto di sapere che il suo cuore fosse fragile non lo ha portato a risparmiarsi.
Di lui parla tra le lacrime e con affetto sincero, il vicesindaco Eligio Grizzo, a cui lo legava un’amicizia profonda. «Aveva lavorato fino a tardi venerdì per scrivere il discorso che avrebbe dovuto fare sabato all’Efasce per i 700 anni del Beato Odorico in Cina. Gli avevo chiesto di farlo perché conosceva bene quei luoghi...e lui aveva messo il massimo impegno anche in quello.
Perché Daniele era così: una persona sempre generosa. Ora guardo le sue foto, le tante che faceva. Mi sembra impossibile». Proprio qualche giorno fa Pellissetti aveva terminato di sistemare la tomba di famiglia a Varmo (comune d’origine della moglie), la stessa che lo accoglierà domani, dopo il funerale nel duomo di San Marco, alle 15. Stasera alle 19, sempre in duomo, il rosario.
Pellissetti non aveva molti parenti in città, ma aveva comunque una grande famiglia, fatta delle tante persone che hanno avuto l’onore di conoscerlo e di apprezzarne le qualità umane. Una famiglia che ora si sente più sola.
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