Infarto alla guida al rientro da Mantova, muore il dj Roberto “Roby” Canevese

Dramma sabato sera. Aveva 48 anni ed era di Mogliano Veneto, da trenta collaborava con la famiglia Venerandi. Il mondo della notte in lutto

MOGLIANO VENETO. In lutto il mondo delle discoteche. Il dj   Roberto Roby Canevese, 48 anni, nato a Mogliano e residente a Mestre, è morto sabato sera in auto mentre tornava a casa stroncato da un infarto. Canevese lavorava alla discoteca Mascara di Treviso da 18 anni e con la famiglia Venerardi (gestori della nota discoteca di viale delle Favorita) da almeno 30.

Il dj è stato trovato dalla Polizia Stradale fermo su una piazzola della A4 tra Padova e Spinea con il motore ancora acceso dopo che i parenti e i gestori del Mascara cercavano da ore di mettersi in contatto con lui.

Il 48enne ha probabilmente accusato il malore ed ha fatto in tempo a mettere la freccia e accostare. Iniutili i soccorsi: quanto sono arrivati Canevese era già spirato. Fatale un attacco cardiaco. La salma è stata composta in ospedale in attesa di decidere se sarà eseguita l'autopsia.

Canevese sabato era,come tutti i weekend da 18 anni a questa parte, aveva concluso la sua serata al Mascara. Intorno alle 4 è andato a dormire. Il pomeriggio successivo è partito con il furgone del Mascara in direzione di Mestre dove vivono anche i suoi genitori.

"Quando si è svegliato - racconta la titolare del Mascara, Carmen Venerandi -ho visto che non stava perfettamente bene e in realtà l'ho visto piuttosto strano anche sabato notte, ma ho pensato solo a un po' di stanchezza. Roby è un ragazzo molto equilibrato, non fuma ed è astemio e ha sempre condotto una vita regolare. Alle tre del pomeriggio è comunque partito con il nostro furgone in direzione di Mestre. Di solito quando arrivava ci mandava un messaggio e invece verso le 20 ancora non era arrivato nulla".

La famiglia Venerandi inizia a preoccuparsi e scatta il giro di telefonate anche con i parenti e la fidanzata di Canevese. Il dj non risponde al cellulare e si inizia a pensare ad un incidente stradale. Intorno alle 22, dopo aver chiamato la Polizia Stradale, il furgone viene identificato sulla A4 tra Padova e Spinea. Il motore ancora acceso e dentro il corpo esanime di Roberto Canevese.

"Per noi era come un figlio - aggiunge Carmen Venerandi - non riusciamo ancora a crederci.  Roby era un professionista molto serio e amava molto gli animali". Senza parole anche un altro dj mantovano, Luca Verbeni, che con il dj scomparso ha condiviso molte serate in varie discoteche.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto