Indagini sugli incidenti e caccia agli abusivi Ora si punta sul drone

Indagare a 360 gradi grazie a una visuale che, fino a qualche tempo fa, era appannaggio solo di chi ha le ali. Pattugliare il territorio senza muoversi dalla sala operativa, manovrando un “agente” dallo sguardo implacabile. Sono solo alcune delle applicazioni permesse dai droni e che la polizia locale di Pordenone–Cordenons ha già iniziato a sfruttare. «Puntiamo a sviluppare il servizio – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido – che troviamo molto utile».
L’unità droni è operativa a Pordenone e Cordenons da circa un anno. Ne fanno parte quattro agenti, che si turnano in servizio, e due macchinari. «Non sono giocattoli – spiega il comandante della polizia locale Massimo Olivotto – e per utilizzarli serve un patentino specifico. Viaggiano a centinaia di metri di altezza, occupando lo spazio aereo. Ecco perché abbiamo stipulato un accordo con l’aeroporto Pagliano e Gori. Ogni volta che un nostro mezzo si alza in volo, lo comunichiamo alla torre di controllo».
Diversi gli utilizzi per questa tecnologia. La Prefettura di Pordenone ha autorizzato il sorvolo delle aeree per rilievi fotografici dall’alto di sinistri stradali nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria.
Inoltre, in caso di necessità di pronto impiego, i droni possono entrare in azione affiancando gli agenti di pattuglia. E così potrebbe non essere così strano, quest’estate, veder sorvolare l’area del Meduna, vera e propria spiaggia per tanti cordenonesi, da un drone impegnato a contrastare il degrado del territorio.
«Il drone può andare e tornare da un preciso luogo in autonomia – spiega Olivotto – e le immagini che registra possono essere viste anche in tempo reale dalla sala operativa».
Uno strumento dalle possibilità infinite e che in altre realtà viene già usato anche per attività di ricerca persona. «Al momento non è il nostro caso – precisa il comandante – ma lo possiamo utilizzare, ad esempio, per rilevazioni in contesto edilizio, se la verifica con il drone viene chiesta dallo specifico ufficio».
«È un servizio molto utile che continueremo a sviluppare, anche cercando di avere più agenti con il patentino» chiosa il vicesindaco Loperfido. «Servono certificazioni specifiche – aggiunge Olivotto – e il superamento di esame di volo vero e proprio. I nostri agenti sono a tutti gli effetti piloti». —
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