"Incontriamoci a Pordenone", ancora un successo di pubblico

PORDENONE. La giornata che non t’aspetti: le previsioni dicevano sole per domenica scorsa, ma le temperature primaverili sono state un regalo in più. E così anche quest’anno Incontriamoci a Pordenone è stato un successo.
Ma il meteo è stato soltanto uno degli ingredienti della ricetta, che è composta anche dall’organizzazione Ascom, dal coinvolgimento di tutto il centro, della partecipazione di associazioni e commercianti, dai tanti eventi.
Centro overbooking. Ring strapieno non soltanto di gente, ma anche di proposte. Oltre all’area tradizionalmente occupata da stand e appuntamenti di Incontriamoci, anche alcune zone sino a qualche tempo fa più in ombra hanno invece riscosso un inatteso successo.
Per esempio, via Mazzini trasformata in strada dello sport con oltre 20 associazioni sportive e del tempo libero a mettersi in mostra con stand ed esibizioni sino all’incrocio con via Oberdan: una scommessa lanciata tre anni fa e che oggi si può dire stravinta.
E, ancora, via Cavallotti: se questa via è da sempre animata dalla vivacità dei commercianti della zona con Angelo Carlet in testa, non scontato è stato invece il successo degli eventi promossi in piazzetta Freschi, tanto che il prossimo anno, assieme alla Pro loco Pordenone, l’Ascom intende estendere l’area degli eventi anche sino a piazzetta Costantini.
Più iniziative sono state organizzate anche in viale Cossetti, anello di congiunzione con piazza Risorgimento. E pure piazzetta dei Domenicani è stata trasformata in un palcoscenico per concerti ed esibizioni molto apprezzati.
Visite nel campanile. I volontari della parrocchia di San Marco hanno permesso a oltre 150 visitatori di scoprire qualcosa di più della loro città.
Quel campanile che si erge a fianco del duomo è per i più un mistero. Invece, ha una ricca storia da raccontare. E lo fanno i volontari della parrocchia, in particolare quelli del gruppo dei Pueri cantores, che anche ieri hanno aperto le porte del campanile sino alla cella campanaria: a gruppi di venti sono saliti sino in cima.
Il tutto a titolo gratuito, soltanto a fronte di un’offerta libera da devolvere al coro della parrocchia.
Vita nei negozi. Tanta gente in centro, discreti affari anche nei negozi. «Sì, c’è stato movimento – ha commentato il presidente Ascom mandamentale, Aldo Biscontin –, ma giornate come questa servono per mettere in mostra più che vendere.
E il fatto che sia venuta tanta gente da fuori, da Udine, Treviso e da tutta la provincia, è un bene, perché così si fa conoscere la nostra città e magari i clienti tornano. Siamo molto soddisfatti».
Ma c’è chi si lamenta. Manifestazione organizzata, lamentela scontata. A Pordenone è ormai uno “sport” diffuso lamentarsi per ogni evento che viene promosso in città.
Ed è stato il caso di Incontriamoci a Pordenone. «Con manifestazioni imponenti come Incontriamoci a Pordenone – si legge nel gruppo Facebook “Sei di Pordenone se... vuoi discutere” – è difficile pensare a una via d’accesso e d’uscita per i residenti? Bisogna restare segregati per 24 ore di fila?
Non tutti hanno un garage e quindi si devono trovare un posto che non sia in divieto di sosta a una distanza accettabile e poi se il giorno dopo vogliono uscire devono passare in mezzo alla gente con rischi connessi. Ma chi ha fatto la viabilità per quel giorno?»
Risultato? Non ce n’è uno che abbia dato ragione al residente del centro. Le lamentele, in questo caso, stanno a zero.
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