Incidenti vicino alle scuole, l’allarme dei genitori: "I nostri figli in pericolo"

UDINE. «Questo punto della città è pericoloso: ci vorrebbe un vigile in più e le strisce pedonali di via Cussignacco andrebbero spostate di qualche metro».
A parlare sono i genitori degli allievi dell’istituto Manzoni di piazza Garibaldi, dopo un incidente avvenuto alle 7.55 di ieri, ai danni di un ragazzino di 12 anni, urtato da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali.
Quelle di via Cussignacco, appunto. Lo studente ha riportato ferite non gravi a una gamba, ma questo non ha impedito ai genitori di prendere la palla al balzo e puntare il dito contro l’incrocio.
Troppo poco sicuro, a loro dire, per i ragazzi che frequentano la scuola. Auto in sosta e in doppia fila in attesa del trillo della campanella, studenti che all’entrata e uscita fanno slalom correndo in mezzo a macchine, biciclette e pedoni, automobilisti spazientiti che, agli orari d’inizio e fine lezioni, pigiano il clacson perché in coda da troppi minuti per uscire dal parcheggio.
Ogni giorno, davanti alla Manzoni, è la stessa storia. E peggiora al mattino. «Gli automobilisti hanno fretta e passano in mezzo ai bambini, spesso li sfiorano e quanto è accaduto non mi stupisce – è il commento di un collaboratore scolastico, Onofrio –. Se fosse per me chiuderei al traffico la piazza nel quarto d’ora in cui i ragazzi entrano ed escono. Per non parlare della puzza e dell’inquinamento che provocano rimanendo in sosta con il motore acceso - rincara -: abbiamo anche posizionato i panettoni davanti agli scalini e apposto cartelli affinché non si parcheggiassero qui davanti, ma non è servito a molto».
All’ingresso della scuola, intorno alle 12.50, arriva una delle prime mamme. «Vengo tutti i giorni – dice –. Attraversare il tratto qui di fronte è pericoloso per i ragazzi, per fortuna c’è sempre un vigile. Ma è ancor più rischiosa via Cussignacco: le auto arrivano sia da via Crispi, sia da via Grazzano e piazza Garibaldi. Le strisce, dove sono posizionate ora, non sono sicure perché chi svolta a sinistra non vede i pedoni».
Per questo, secondo i genitori, il comando di via Girardini dovrebbe inviare un agente in più sul posto. «Un occhio in più non guasterebbe – afferma un’altra mamma –: io per uscire devo svoltare a sinistra ed è sempre complicato».
La viabilità dovrebbe essere rivista e strutturata in maniera diversa anche secondo un altro genitore, mentre per un papà i dintorni di qualsiasi scuola, negli orari più critici, sono un delirio. «Ho tre figli che accompagno tutti i giorni: uno qui, uno all’Uccellis e uno allo Stellini. Beh, c’è di peggio rispetto a questa situazione. Basta pensare al centro studi.
E comunque – aggiunge – anche i ragazzi, oltre agli automobilisti, dovrebbero fare più attenzione ed essere più prudenti: spesso sono distratti dal telefonino o dalla musica. Difficilmente credo che questo problema sia risolvibile considerata l’alta concentrazione di alunni».
Puntualissima, alle 13, suona la campanella. E, pochi minuti dopo, inizia l’ingorgo. I ragazzi, presi dall’entusiasmo, escono da scuola correndo, arrivano in corsa all’attraversamento pedonale, stoppati dal vigile, che spesso li calma.
Le auto circolano a passo d’uomo, facendo attenzione a non travolgere qualcuno, mentre il traffico vicino via Cussignacco inizia a intasarsi. Intorno alle 13.05 è il caos: tra via Crispi e via Cussignacco si contano anche cinque auto bloccate, tra chi svolta a sinistra e deve dare precedenza a pedoni e veicoli provenienti da destra, chi attraversa, chi proviene dalle vie Grazzano e del Gelso e chi sosta con le quattro frecce. Alle 13.15 tutto torna alla normalità. Ma il tran tran è pronto a ripetersi il mattino successivo.
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