Incidente con la moto in A4 perde la vita un poliziotto

LATISANA. Aveva appena imboccato l’autostrada A4. Era entrato dal casello di Latisana e doveva raggiungere la sua famiglia, a Villesse. Percorsi trecento metri, prima della biforcazione per Trieste e Venezia, ha perso il controllo della sua moto ed è caduto pesantemente a terra. L’impatto con l’asfalto è stato terribile. L’uomo è morto sul colpo.
Questi i fotogrammi dell’incidente che ieri mattina, alle 11, è costato la vita a Fabio Candussi, 41 anni, originario di Romans d’Isonzo ma residente a Villesse, agente della Polizia di Stato in forza alle Squadre volanti a Gorizia.
Il poliziotto, sabato sera, aveva partecipato assieme ad alcuni amici al motoraduno di Lignano Sabbiadoro: un’occasione di festa e di spensieratezza, scandita dalla passione autentica per le motociclette.
Aveva passato la serata nella località balneare e aveva pernottato in un appartamento di proprietà della famiglia. Ieri mattina, sarebbe dovuto rientrare a Villesse dove, a quanto pare, doveva partecipare alla comunione di un proprio caro: lo aspettavano la moglie e il figlio di 22 anni. Ma Candussi, purtroppo, non ha mai fatto ritorno a casa.
Dopo aver oltrepassato il casello di Latisana, lo pneumatico anteriore della moto ha perso improvvisamente aderenza: il poliziotto ha perso il controllo del mezzo ed è caduto pesantemente a terra, rimediando ferite risultate fatali. Forse, aveva appena sorpassato un veicolo anche se questa circostanza non è confermata dalla Polizia stradale di Palmanova che ha effettuato i rilievi del caso e sta ricostruendo attentamente la dinamica. Comunque, è esclusa recisamente la responsabilità di terzi. «Si è trattato di una caduta autonoma, senza il coinvolgimento di altri mezzi e di altri veicoli», spiega la Polstrada. Peraltro, la motocicletta, pur avendo una cilindrata considerevole (si trattava di una Honda 750 custom), non è affatto “estrema”, capace di raggiungere velocità altissime: si tratta di un mezzo più turistico che sportivo.
Candussi è morto, praticamente, sul colpo. I sanitari del 118, accorsi sul posto a grande velocità, hanno avviato comunque tutti i protocolli di rianimazione ma gli sforzi sono risultati vani. Il cuore non ha mai ricominciato a battere. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia stradale di Palmanova che si è occupata, anche, di regolare il traffico.
Commosso il ricordo del vicario del questore Luigi Di Ruscio. «Siamo tutti sbigottiti, increduli. Avevo avuto modo di conoscere Candussi e lo ricordo come una persona equilibrata, tutta d’un pezzo – ricorda Di Ruscio –. Siamo molto vicini alla famiglia in questo momento difficilissimo: Fabio doveva raggiungere la moglie per partecipare alla comunione di un proprio caro. Conosceva bene la città e svolgeva la sua professione con puntiglio e passione».
Non essendosi reso necessario chiudere la strada, la viabilità non ha subìto rallentamenti o deviazioni. La moglie di Fabio Candussi è originaria di Cordenons e, nei momenti dell’incidente, stava partecipando alla comunione di una parente. Lavora nella ditta di soccorso stradale Costantin che è la stessa che si è occupata del recupero della motocicletta.
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