Incidente con la moto in A4 perde la vita un poliziotto

Latisana: Fabio Candussi, 41 anni, di Villesse, in forza a Gorizia, aveva appena imboccato l’autostrada Sabato sera aveva partecipato al motoraduno di Lignano. Ieri mattina stava tornando dalla famiglia
Di Francesco Fain

LATISANA. Aveva appena imboccato l’autostrada A4. Era entrato dal casello di Latisana e doveva raggiungere la sua famiglia, a Villesse. Percorsi trecento metri, prima della biforcazione per Trieste e Venezia, ha perso il controllo della sua moto ed è caduto pesantemente a terra. L’impatto con l’asfalto è stato terribile. L’uomo è morto sul colpo.

Questi i fotogrammi dell’incidente che ieri mattina, alle 11, è costato la vita a Fabio Candussi, 41 anni, originario di Romans d’Isonzo ma residente a Villesse, agente della Polizia di Stato in forza alle Squadre volanti a Gorizia.

Il poliziotto, sabato sera, aveva partecipato assieme ad alcuni amici al motoraduno di Lignano Sabbiadoro: un’occasione di festa e di spensieratezza, scandita dalla passione autentica per le motociclette.

Aveva passato la serata nella località balneare e aveva pernottato in un appartamento di proprietà della famiglia. Ieri mattina, sarebbe dovuto rientrare a Villesse dove, a quanto pare, doveva partecipare alla comunione di un proprio caro: lo aspettavano la moglie e il figlio di 22 anni. Ma Candussi, purtroppo, non ha mai fatto ritorno a casa.

Dopo aver oltrepassato il casello di Latisana, lo pneumatico anteriore della moto ha perso improvvisamente aderenza: il poliziotto ha perso il controllo del mezzo ed è caduto pesantemente a terra, rimediando ferite risultate fatali. Forse, aveva appena sorpassato un veicolo anche se questa circostanza non è confermata dalla Polizia stradale di Palmanova che ha effettuato i rilievi del caso e sta ricostruendo attentamente la dinamica. Comunque, è esclusa recisamente la responsabilità di terzi. «Si è trattato di una caduta autonoma, senza il coinvolgimento di altri mezzi e di altri veicoli», spiega la Polstrada. Peraltro, la motocicletta, pur avendo una cilindrata considerevole (si trattava di una Honda 750 custom), non è affatto “estrema”, capace di raggiungere velocità altissime: si tratta di un mezzo più turistico che sportivo.

Candussi è morto, praticamente, sul colpo. I sanitari del 118, accorsi sul posto a grande velocità, hanno avviato comunque tutti i protocolli di rianimazione ma gli sforzi sono risultati vani. Il cuore non ha mai ricominciato a battere. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia stradale di Palmanova che si è occupata, anche, di regolare il traffico.

Commosso il ricordo del vicario del questore Luigi Di Ruscio. «Siamo tutti sbigottiti, increduli. Avevo avuto modo di conoscere Candussi e lo ricordo come una persona equilibrata, tutta d’un pezzo – ricorda Di Ruscio –. Siamo molto vicini alla famiglia in questo momento difficilissimo: Fabio doveva raggiungere la moglie per partecipare alla comunione di un proprio caro. Conosceva bene la città e svolgeva la sua professione con puntiglio e passione».

Non essendosi reso necessario chiudere la strada, la viabilità non ha subìto rallentamenti o deviazioni. La moglie di Fabio Candussi è originaria di Cordenons e, nei momenti dell’incidente, stava partecipando alla comunione di una parente. Lavora nella ditta di soccorso stradale Costantin che è la stessa che si è occupata del recupero della motocicletta.

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