Incendio in una palazzina a Lovaria: «Ho visto i miei nipoti feriti dopo esser stati travolti dalle fiamme»

Lo zio è stato tra i primi ad arrivare: il più grande ha preso il fratellino in braccio per cercare di proteggerlo, ma sono stati entrambi colpiti
Lovaria 17 Agosto 2018 incendio abitazione Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Lovaria 17 Agosto 2018 incendio abitazione Agenzia Petrussi foto Massimo Turco

«Appena ho ricevuto la telefonata di mia cognata mi sono precipitato qui e ho trovato i mie nipoti fuori di casa appoggiati su quel muretto in attesa dei soccorsi. Il più piccolo aveva segni evidenti di ustioni e anche il più grande soprattutto sulle braccia. La loro sorella invece non è entrata a contatto col fuoco, ma erano tutti terrorizzati». A raccontare i drammatici momenti dopo la fuga dall’appartamento invaso dal fumo, è lo zio che gestisce un locale a Pradamano. «Mio fratello è all’estero per motivi di lavoro, l’ho chiamato e sta cercando un volo per rientrare subito in Italia, mia cognata era uscita un attimo per fare la spesa e proprio in quel momento è scoppiato l’incendio. I miei nipoti sentendo le grida di una vicina hanno aperto la porta e l’appartamento è stato subito invaso dal fumo e dal fuoco. A quel punto hanno agito d’istinto e hanno provato a scappare scendendo le scale. Il più grande ha preso il fratellino in braccio per cercare di proteggerlo, ma sono stati entrambi colpiti dalle fiamme».

Prende in braccio il fratellino e prova a fuggire dalla casa in fiamme: ustionati i due minori
I vigili del fuoco all'interno dell'abitazione


La madre è tornata a casa in pochi minuti. «Siamo arrivati contemporaneamente - continua lo zio -, poi lei è andata in ospedale insieme ai bambini che sono stati portati via in ambulanza». Davanti al condominio in fiamme si è radunata una piccola folla di vicini, tra i quali anche l’ex vigile del fuoco Gabriele Pitassi che insieme ai due figli e a un appuntato scelto dei carabinieri ha cercato di tenere sotto controllo il fuoco con delle pompe d’acqua e due estintori in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco che in pochi minuti sono poi riusciti a domare le fiamme sprigionate dallo scantinato.



Tra gli intossicati, che alla fine saranno nove, compresi i due fratelli ustionati, c’è anche la 46enne Suad Msatfi che abita in un appartamento al terzo piano. «C’era fumo dappertutto - racconta la figlia Narjis Msatfi, 26enne di origine marocchina residente a Lignano, ma domiciliata nell’appartamento di via Lumignacco a Lovaria dove è tornata a vivere per motivi di lavoro -. Appena mia madre mi ha telefonato mi sono precipitata qui, lavoro in un ristorante poco distante e così sono arrivata subito. Ho avuto paura per mia madre e anche per i bambini che sono stati colpiti dalle fiamme. Erano tutti neri, ricoperti di fumo. Se non fossero intervenuti rapidamente i vigili del fuoco, sarebbe stato un disastro».

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