Incendio doloso ai Rizzi, disco bar distrutto

Nella notte di sabato rogo in via Brescia 4. “The Planet” ridotto in cenere: danni per 400 mila euro
Tutto distrutto, divorato dalle fiamme. Il disco bar “The Planet” di via Brescia 4 ai Rizzi è andato a fuoco durante la notte tra sabato e ieri. E molto probabilmente all’origine dell’incendio che l’ha ridotto in cenere, ci sarebbe un gesto doloso. A quest’ipotesi, lasciando aperte diverse piste, stanno lavorando gli investigatori del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri. Perchè una porta e una finestra verso il giardino sarebbero state forzate. Ma anche perchè la titolare del locale, che aveva inaugurato l’attività sei mesi fa, aveva da poco sporto denuncia contro ignoti per un fatto accaduto di recente. Al momento la stima dei danni sarebbe di circa 400 mila euro. La titolare, Raffaella Barbieri, 25 anni, di Faedis, una ventina di giorni fa era stata infatti palesemente minacciata: davanti alla porta del locale qualcuno aveva lasciato un serpentello con la testa schiacciata e accanto un biglietto con la scritta “muori”. Secondo la stessa Barbieri ad architettare la messinscena e ad appiccare il fuoco potrebbero essere alcuni clienti che erano stati più volte allontanati dal locale. I carabinieri, che danno credito a questa ipotesi, non escludono però che il rogo sia stato acceso da qualcuno abitante nel quartiere, infastidito dalla musica e dai rumori notturni provenienti dal “The Planet”. Il primo allarme ai Vigili del fuoco è scattato nella notte tra sabato e ieri, attorno alle 4. A segnalare fumo e fiamme che uscivano dal locale, è stato un residente nella palazzina accanto al numero 4 di via Brescia: svegliato dal proprio cane, un rottweiler, che abbaiava in terrazza. Sul posto sono quindi intervenuti una squadra del 115 e una pattuglia del Norm. E i Vigili del fuoco hanno lavorato per oltre due ore per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza la palazzina. L’edificio al piano terra ospita infatti il “The Planet”, mentre al primo e al secondo piano ci sono altri due locali, disabitati e da ristrutturare. Ma le fiamme che hanno ridotto in cenere il disco pub avevano già lesionato le travi del soffitto, rischiando quindi di raggiungere i piani superiori. Spento l’incendio, Vigili del fuoco e carabinieri hanno potuto cercare eventuali inneschi. E nella parte del locale che dà verso il giardino, gli agenti hanno trovato una porta anti-panico che sui montanti aveva segni riconducibili forse a un tentativo di forzarla. Ma non solo. Accanto a quella, una porta più piccola con un vetro rotto i cui cocci sembra siano finiti all’interno del disco pub e non, quindi, all’esterno come dovrebbe accadere con un’esplosione causata dal calore. Dietro questa porta c’era la cucina del locale, eppure dai primi accertamenti pare che le fiamme non si siano sprigionate da questo spazio, bensì dalla stanza centrale del disco-pub, quella che ospitava il bancone e i tavolini. Dopo l’intervento di una prima squadra di Vigili del fuoco, rimasta sul posto fino quasi alle 8.30 del mattino di ieri, sono cominciati i rilievi. Da Udine, inoltre, il 115 ha richiesto l’intervento del nucleo specializzato “Nbcr” di Mestre che sarà al lavoro questa mattina. Gli investigatori, comunque, non escludono nemmeno le piste di un incendio colposo o accidentale, anche se queste vengono ritenute poco probabili. Nel frattempo l’intera palazzina è stata posta sotto sequestro dal Norm e dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco.

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