Incendio divampa sul Carso fiamme a pochi metri dalle case

Doberdò: il fuoco ha interessato diversi ettari propagandosi dalla statale del Vallone Sul posto pompieri, uomini della Forestale e della Protezione civile. In azione anche un Canadair
Bumbaca Gorizia 12.08.2013 Incendio Palchisce Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.08.2013 Incendio Palchisce Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Ancora fiamme sul Carso. Ancora il fuoco, vasto e pericoloso, a lambire le abitazioni e a minacciare le persone. E sotto il profilo ambientale ancora una volta il danno è enorme. È diversi ettari, 4 o 5 solo sulla parte italiana, il bosco interessato dal rogo che, ieri pomeriggio, è divampato sulle pendici carsiche tra Palchisce e Visintini, località nel territorio comunale di Doberdò del Lago.

L'allarme è scattato poco prima delle 16, in prossimità del piccolo cimitero di Palchisce, da dove le fiamme, causate con ogni probabilità da un gesto sconsiderato, come il lancio di un mozzicone di una sigaretta accesa, si sono immediatamente propagate sia a monte, sia a valle, in questo caso minacciando proprio le abitazioni.

Il vento, che a quell'ora soffiava abbastanza forte, ma anche la perdurante siccità che interessa tutta la regione se si escludono limitati piovaschi, ha fatto sicuramente la sua parte e il fuoco ha avvolto nel proprio passaggio la bassa vegetazione, il sottobosco, ma anche alberi di alto fusto, tra i quali pini che, bruciando, hanno fatto levare alte e dense nubi di fumo visibili anche da parecchi chilometri di distanza.

Primo obiettivo dei soccorritori è stato quello di mettere in sicurezza le case delle due piccole frazioni di Doberdò, Palchisce e Visiitni, ed ecco che, su questo fronte, hanno subito iniziato a operare uomini e mezzi, che in un paio di ore hanno avuto ragione delle fiamme.

Una cinquantina di uomini, tra vigili del fuoco, Forestale regionale e volontari della Protezione civile. Quindici i mezzi, autobotti per il rifornimento d’acqua e fuoristrada che hanno percorso le vie più impervie.

Due elicotteri e un Canadair. Queste le forze messe in campo. Determinante il coordinamento tra le sale operative di Protezione civile e Vigili del fuoco che, di comune accordo, hanno fatto intervenire uno dei Canadair, il numero 25, in questi giorni di stanza all’aeroporto di Ronchi, perchè impegnato sul fronte degli incendi in montagnaa. Il velivolo ha effettuato diversi lanci d’acqua, rifornendosi in mare e scaricandoli sulle pendici carsiche.

Il vasto incendio e le operazioni di spegnimento hanno costretto la chiusura, sino alle 19.30, della strada statale del Vallone, interessata per lunghi tratti da un denso fumo e che è stata presidiata da Carabinieri e Polizia stradale, i quali hanno convogliato il traffico verso la strada provinciale 15 anche per facilitare l’accesso dei mezzi antincendio.

Più estenuante, invece, il lavoro sul fronte che porta al confine italo-sloveno, dove hanno lavorato squadre dei Vigili del fuoco di Nova Gorica e di Castagnevizza, in costante collegamento radio con i colleghi italiani.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto