Inaugurata "Casa moderna" tra storia, design e innovazione

Ecco l’edizione numero 70 visitabile fino all’8 ottobre. Le nuove sfide del settore: sostenibilità e domotica

Viviana Zamarian

È stata definita come “l’ammiraglia” delle fiere. Perché Casa Moderna «ha segnato lo stile delle case dei friulani e non solo».

Una fiera che ha fatto la storia ma che guarda al futuro, animata da una volontà di rilancio e rinnovamento che passa attraverso nuove collaborazioni, anche con la Fiera di Pordenone «con cui ci sono contatti costanti per consentire a entrambe di migliorarsi». Una fiera «che non si è fermata nemmeno durante il terremoto, ma solo nel 1966 quando materialmente non c’erano gli spazi per realizzarla in città».

È stato il presidente di Udine e Gorizia Fiere Antonio Di Piazza a prendere per primo la parola all’inaugurazione della 70esima edizione di Casa Moderna, ieri mattina a Torreano di Martignacco. Evento che, da un’intuizione del 1953, è diventato punto di riferimento per aziende e visitatori nel settore casa-arredo-design.

Linee pulite, arredamento funzionale, con una particolare attenzione alla sostenibilità senza dimenticare la domotica. Eccole, le sfide principali del settore.

L’inaugurazione

Al taglio del nastro presente Mauro Delendi, sindaco di Martignacco, che ha ricordato quando i genitori lo portavano a vedere Casa Moderna alle scuole elementari Dante Alighieri.

«Da allora tanto strada è stata fatta – ha riferito – e adesso si tratta di affrontare le sfide che un’area come questa si deve porre riuscendo a valorizzare tutte le ricchezze che possiede». Il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha quindi sottolineato: «La casa è una piattaforma. Oltre alla costruzione, c’è la domotica, c’è l’arredamento, c’è il design.

Il nostro territorio ha una vocazione per quanto riguarda il settore della casa e bisogna continuare a valorizzarla».

«La fiera nasce da un sogno – ha aggiunto Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato – Imprese Udine –, da una intuizione degli artigiani di Udine, Gorizia e Pordenone che si trasformò in realtà. Oggi continuiamo a essere orgogliosi e vogliamo continuare a promuovere una manifestazione in cui gli artigiani dimostrano tutte le loro capacità, pronti a cogliere le nuove sfide del settore».

La sfida della modernità

Per Michelangelo Agrusti, vice presidente Camera di Commercio di Pordenone e Udine: «Settant’anni di Casa Moderna sono un traguardo importante, dove si fanno dei bilanci e si pensa a quello che si farà. Sarà fondamentale essere dentro la modernità, che va cavalcata, e valorizzare la sua caratteristica di essere frontiera del cambiamento.

Le fiere sono una industria e devono avere una loro sostenibilità intrinseca, funzionale e finanziaria e con bilanci positivi dal momento che le risorse pubbliche saranno sempre più ridotte. Credo che l’obiettivo finale sia un sistema integrato e unico senza prevaricazioni da parte di nessuno».

L’assessore regionale alle attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini ha quindi concluso: «Il progetto di riconversione degli spazi della fiera è in atto da tempo: i mercati sono in evoluzione, il mondo è cambiato e per avere i bilanci in equilibrio servono scelte coraggiose e lungimiranti.

Le sfide si vincono con i confronti ma anche guardando ad esperienze positive a cui ispirarsi. E senza dubbio bisogna mettere a sistema le istituzioni (Regione, Comune, associazioni di categoria) e gli addetti ai lavori.

In un mondo in continua trasformazione, con un mercato che si è ridotto, e in un territorio piccolo come il nostro serve un servizio fieristico capace di mettere a denominatore comune le eccellenze e le identità di tutto il Friuli Venezia Giulia».

Espositori

L’esposizione si sviluppa nei padiglioni 5, 6, 7, 8 fino a domenica 8 ottobre e nelle aree esterne con la partecipazione di 150 espositori diretti (e 300 marchi esposti in fiera). Tra questi ecco Nicola Giarle di Giarle Mobili e arredamenti, azienda specializzata nella produzione e nella vendita di mobili su misura realizzati interamente nel laboratorio di falegnameria ad Arta terme.

E poi le novità di arredo del giardino, dei sistemi di riscaldamento e di sicurezza. C’è chi come Giovanni Cimarosti da 25 anni realizza coltelli a Maniago e Adriano Perin della ditta Rigo Ornella Mobili che produce mobili di abete massiccio a Sacile. Passione, talento, tradizione che guarda all’innovazione. Eccoli gli artigiani, loro, eccellenze della lavorazione della materia

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