In quattro a piedi fino a Zuglio sfoggiando abiti longobardi

CIVIDALE. Da Cividale a Zuglio a piedi, in abiti longobardi, toccando i luoghi citati da Paolo Diacono nella sua “Historia Langobardorum”: si è concluso ieri il viaggio di quattro esponenti dell’assoc...

CIVIDALE. Da Cividale a Zuglio a piedi, in abiti longobardi, toccando i luoghi citati da Paolo Diacono nella sua “Historia Langobardorum”: si è concluso ieri il viaggio di quattro esponenti dell’associazione La Fara, che in assetto d’armi hanno rievocato la consegna di una missiva ducale al vescovo di Zuglio (il quale, all’inizio dell’VIII secolo, si trasferì a Cividale). L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione del Museo archeologico nazionale della cittadina longobarda e di quello di Zuglio, appunto: il progetto ha offerto l’opportunità di sperimentare manufatti e materiali d’epoca - fedelmente ricostruiti da La Fara e sottoposti a reale utilizzo per le attività richieste dal quotidiano - e di saggiare una modalità originale per mettere in evidenza fonti storiche e siti archeologici. In settembre nella sede del Man cividalese La Fara offrirà un dettagliato resoconto dell’avventura.

E restando in tema rievocazioni, merita menzione il fatto che per la prima volta, nella storia del Palio di San Donato, la vittoria è stata al femminile. A sbaragliare la concorrenza, con una prestazione cui tutti hanno dovuto inchinarsi, è stata Adriana Vogrig, che ha dato ben undici punti di distacco (35 a 24) al collega uomo piazzatosi più vicino. Nella tenzone della celata solo lei ha colpito l’elmo. (l.a.)

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