In Fvg contagi in aumento, cosa dicono dati e grafici: le curve si stanno piegando e cala l’incidenza su centomila abitanti

UDINE. È stata un’altra settimana con numeri da record per quanto riguarda il Covid in Friuli Venezia Giulia, ma osservando i dati si nota chiaramente come tutte le curve stiano rallentando. Gli aumenti percentuali molto elevati che si erano registrati nelle scorse settimane sono ora inferiori, tanto che si è quasi allo stesso livello della settimana precedente.
Lo si nota nei grafici elaborati dal professor Vincenzo Della Mea, docente di Informatica medica del dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’università degli studi di Udine. «Le curve cominciano a piegarsi – osserva il docente – , gli sforzi che tutti stiamo facendo stanno dando i primi risultati. La zona arancione prima e quella rossa nell’ultima settimana hanno abbassato gli indici di contagio.
Certo, i numeri sono ancora alti, ma non ci sono più le percentuali di crescita di oltre il 30 per cento a settimana che hanno purtroppo segnato tutto il mese di marzo».
La “frenatina” si nota in particolare in alcuni indici importanti, a partire da quello che il Governo tiene in considerazione per far scattare automaticamente le limitazioni, ossia il superamento dei 250 positivi ogni centomila abitanti su base settimanale.
Ebbene, dopo aver toccato giovedì la punta massima con 463 positivi , c’è stato un calo che domenica ha portato il valore regionale a 452. Questo stesso indice si è abbassato anche nelle due province più colpite, Udine e Gorizia.
La prima è scesa da 629 positivi di domenica 14 marzo ai 587 di domenica 21. Gorizia è calata dal picco di 569 positivi di lunedì 15 marzo fino ai 500 di domenica 21. Trieste (che invece presenta questo dato in crescita) tocca quota 434 positivi. Pordenone è addirittura sotto la soglia dei 250, avendo “solo” 217 positivi.
«A fronte di tutto ciò resta gravissima la situazione degli ospedali e in particolare delle terapie intensive – prosegue Della Mea – dove i ricoveri questa settimana hanno raggiunto numeri mai visti fin dall’inizio della pandemia, superando quota 80 pazienti.
Nel contempo noto che si sono quasi azzerati i contagi nelle Rsa e questo è il risultato della campagna vaccinale che sta evitando il contagio agli anziani. A proposito dei vaccini, i risultati più evidenti e più confortanti sono quelli raggiunti dai paesi più avanti nella campagna, ossia Inghilterra e Israele. Tutto questo deve fare ben sperare».
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