In casa soldi falsi e droga Tra i quattro denunciati uno è di Fiume Veneto



Approfittavano dei momenti di maggiore confusione per spendere, all’interno di bar o durante i più frequentati eventi après-ski, banconote false da cento euro. Una, due, tre, quattro volte, in particolare a Sutrio – nel comprensorio sciistico del monte Zoncolan –, a Paluzza e in un locale di Tolmezzo.

Ma il “gioco” non è andato avanti molto. Lo ha fatto finire, nel giro di un paio di settimane, la polizia che ha sequestrato, in totale, circa cinquemila euro di soldi falsi. Ed è così che quattro persone sono finite nei guai. Due sono state denunciate a piede libero per l’ipotesi di reato di detenzione e spendita di banconote contraffatte. Si tratta di un trentanovenne residente a Latisana e di un quarantaseienne di Portogruaro. E altre due saranno chiamate a rispondere di detenzione di stupefacenti, all’incirca centocinquanta grammi tra marijuana e hascisc: sono un quarantacinquenne che abita a Lignano e un trentacinquenne di Fiume Veneto.

Il primo ad accorgersi di quelle strane banconote è stato un responsabile di uno dei bar che si trovano nella zona dello Zoncolan. A fine giornata, al momento di controllare gli incassi, un biglietto da cento non è passato al vaglio della macchinetta automatica utilizzata per contare il denaro. A quel punto l’esercente ha guardato con attenzione quel “pezzo” da cento e si è accorto che proprio non era come gli altri. La carta era decisamente diversa e anche altri dettagli. Ma, come detto, quando c’è la fila alla cassa è difficile accorgersene.

E, secondo quanto hanno potuto ricostruire poi gli investigatori del Commissariato di polizia di Tolmezzo – diretto dal vicequestore Alessandro Miconi –, era proprio nei momenti di maggiore ressa che venivano rifilati i cento euro falsi. Alle volte non venivano nemmeno spesi, ma veniva richiesto semplicemente un cambio in tagli più piccoli.

Sono stati gli agenti del Soccorso piste, che hanno ricevuto le prime segnalazioni, a cominciare a mettere uno accanto all’altro le tessere di questo “puzzle”. Poi, all’alba di mercoledì scorso, come si legge in una nota diffusa ieri dalla Questura di Udine, sono scattate le perquisizioni personali e domiciliari.

Le verifiche sono state fatte dai poliziotti della Squadra anticrimine in un appartamento di Sutrio che i quattro uomini in questione – tutti impegnati come lavoratori stagionali in esercizi pubblici della zona – condividono. Nell’alloggio sono state trovare quarantadue banconote false e altre quattro sono spuntate dalle tasche di uno degli indagati. Altre quattro ancora, in precedenza, erano state recuperate nei locali in cui erano state spese, per un totale di cinquanta “pezzi”.

Le indagini non sono ancora concluse perché la polizia intende fare luce, in particolare, sulla provenienza delle banconote. Quelle sinora recuperate e poste sotto sequestro, con tutta probabilità, saranno sottoposte a una perizia. —



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