In attesa la mozione sul registro assistenti familiari
Il tema delle assistenti familiari dovrebbe entrare anche in consiglio comunale – probabilmente nella seduta di domani – con la mozione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Anna Facondo, per chiedere l’istituzione del registro delle assistenti familiari su base volontaria. Il testo – congelato in attesa di discussione da diversi mesi – impegna la giunta comunale ad adottare uno strumento per censire i professionisti dell’assistenza familiare che operano nelle famiglie. Il registro servirebbe ad agevolare l’incontro tra domanda e offerta, ma allo stesso tempo aiuterebbe a verificare e possibilmente elevare la professionalità di chi svolge questo lavoro. Alcuni titoli richiesti dal registro (oltre a quelli anagrafici e del permesso di soggiorno, per esempio) potrebbero essere: aver conseguito un titolo sanitario o sociosanitario, avere un attestato di frequenza a un corso (di almeno 60 ore) che comprovi le competenze socioculturali, relazionali e naturalmente linguistiche, maturate. In alternativa, verrebbe chiesta prova di aver lavorato nel triennio precedente (almeno 480 ore) nel settore e di essere in regola sotto il profilo fiscale.
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