«In albergo tremava tutto L’acqua copriva la strada»
Il racconto di una coppia di Spilimbergo sorpresa dal terremoto nell’isola di Kos L’insegnante e il marito stavano trascorrendo l’ultima notte di vacanza in Grecia

SPILIMBERGO. Con un volo proveniente dall’isola di Kos, c’era anche una coppia di spilimberghesi, con la bimba di 11 anni, fra i turisti italiani atterrati ieri alle 2.10 all’aeroporto Catullo di Verona, scampati al terremoto di magnitudo 6.7 che, tre notti fa, ha sconquassato il mar Egeo. Terremoto con epicentro a 10 chilometri a sud di Bodrum, costa turca, e a 16 dall’isola greca di Kos, che ha lasciato dietro sé due morti e centinaia di feriti. «È stato un sisma molto forte e, devo essere sincera, tanta paura in vita mia non l’ho mai avuta. Siamo stati svegliati da un boato nel cuore della notte e assieme agli altri ospiti ci siamo ritrovati nel giardino dell’albergo. Ha continuato a tremare tutto e ci sono state altre scosse. Ora sono proprio felice di essere rientrata a casa con la mia famiglia», racconta Sabrina Perini, insegnante di lingua e letteratura inglese all’istituto d’istruzione superiore Il Tagliamento di Spilimbergo. A Kos si trovava in vacanza da venerdì 14 luglio col marito Giulio Campanale e la figlia. Una vacanza all’insegna del relax, in una delle più belle spiagge di sabbia dell’isola del Dodecaneso, che ha rischiato di trasformarsi in un incubo proprio a poche ore dal rientro in Italia. La famiglia spilimberghese aveva pronto il biglietto aereo per il ritorno previsto nel pomeriggio di venerdì. La scossa era avvenuta alle 1:31 ora locale (in Italia 30 minuti dopo mezzanotte) fra giovedì 20 e venerdì 21.
«Eravamo da poco rientrati in stanza, nel villaggio turistico Veraclub Lakitira, situato a Kardamena, a circa 30 chilometri a sud da Kos città quando, dopo esserci addormentati, siamo stati svegliati da un forte boato. Tutto intorno a noi ha cominciato a tremare. Ci siamo precipitati all’esterno e, devo riconoscerlo, essendo le strutture alberghiere di quella zona tutte nuove, hanno retto molto bene». Ciò che invece «ci ha un po’ preoccupati – aggiunge – è stato vedere l’acqua invadere la sede stradale soprattutto quella che costeggia le spiagge. A parte un po’ di paura, per fortuna niente più, pur avendo voglia di tornare a casa il prima possibile. Avremmo dovuto prendere il volo di rientro alle 19.50 ma essendo l’aeroporto in tilt, siamo partiti a mezzanotte passata. È stata una vacanza che nel bene e, purtroppo anche nel male, non dimenticheremo. Nonostante il personale dell’albergo ci abbia fatti sentire completamente a nostra agio, la paura è stata tanta».
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