Impiegata comunale muore a 45 anni dopo un malore in ufficio

Maniago, era stata colpita il 25 settembre da un’emorragia cerebrale. Alessandra Andrilli lascia il marito e i figli. Il cordoglio del sindaco Carli. E' spirata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Udine

MANIAGO. Maniago piange Alessandra Andrilli, la 45enne dipendente del Comune della città del coltello, che il 25 settembre è stata colpita da un’emorragia celebrale mentre si trovava al lavoro.

La donna, madre di due bambini, non ce l’ha fatta: l'altra sera è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Udine.

Di origini romane, ma da molti anni residente a Maniago, Andrilli prestava servizio all’ufficio anagrafe, dove era stata trasferita dopo un periodo ai servizi sociali, all’ufficio istruzione e a quello dedicato alla famiglia.

Il malore di un mese fa è arrivato senza avvisaglie: prima stava scherzando con le colleghe, un istante dopo è caduta a terra priva di sensi. Quindi il trasferimento in ospedale e la lotta tra la vita e la morte conclusasi col più drammatico degli epiloghi.

La comunità di Maniago, con in testa i numerosi colleghi e gli amministratori comunali di maggioranza e opposizione, si è subito stretta attorno ai familiari della donna, prima di tutto ai due figli e al marito Ives Piccinin.

In queste settimane, la speranza che la 45enne ce la potesse fare non è mai venuta meno: l'altra sera la drammatica notizia, che in poche ore ha fatto il giro della città, lasciando costernati quanti l’hanno conosciuta e hanno lavorato al suo fianco. Tutti la ricordano per il suo bel sorriso e la grande disponibilità.

Commosso il ricordo del sindaco Andrea Carli, che ieri ha fatto visita al marito di Andrilli. «Alessandra era una persona molto dolce e benvoluta: in queste settimane non facili abbiamo sperato che ce la potesse fare – ha dichiarato il primmo cittadino–. Ogni giorno i colleghi si tenevano in contatto coi familiari per avere notizie sulle sue condizioni.

Nonostante il quadro fosse apparso subito grave, un briciolo di fiducia in una svolta positiva c’era: doveva essere anche trasferita in un altro reparto dell’ospedale. Sabato sera, invece, la triste notizia, che ci ha gettato nello sconforto. Il dolore è forte: i compagni di lavoro non perdono solamente una collega, ma anche un’amica».

Quindi un pensiero per il marito e i piccoli che hanno perso la mamma. «Spero che Ives possa trarre la forza per andare avanti dai figli e viceversa», ha concluso il primo cittadino.

La data delle esequie non è stata ancora resa nota. Per permettere la partecipazione dei colleghi del municipio, comunque, sarà disposta una chiusura provvisoria degli uffici, che verrà tempestivamente comunicata all’utenza.

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