«Impianti sportivi ingestibili senza un bando del Comune»

Branco: la denuncia del Deportivo Junior, che non riesce a pianificare la stagione Il presidente Baggio: convenzioni scadute da 4 anni. Abramo: soluzione a breve

TAVAGNACCO. Tante squadre di calcio per un solo impianto sportivo. Tanta fame di sport e un’unica società che prova a dare troppe risposte. Il Deportivo Junior gestisce il campo di Branco e fatica a trovare la quadra in vista della prossima stagione sportiva. Il Comune non ha ancora pubblicato i bandi per assegnare gli impianti sportivi e distribuire i campi da gioco del territorio tra le società sportive.

Il presidente del club, Gianluca Baggio, chiede chiarimenti: i bandi «sono scaduti da 4 anni, un tempo inaccettabile». L’associazione conta 196 ragazzi tesserati e 50 tra Piccoli amici e Primi calci.

«Da tempo ci è chiesto di trovare posto anche agli altri fruitori dell’impianto, ma quest’anno anche alle 4 squadre di amatori che da più di 20 anni giocano da noi non sappiamo cosa dire», rileva Baggio. La società deve accontentare grandi e piccoli. «È ridicolo pensare che dentro una sola struttura ci possano essere 14 squadre che devono fare da settembre 120 allenamenti e 15 partite quando poi in comune ci sono campi su cui non si capisce quante squadre trovino posto», aggiunge. E «non riteniamo opportuno far condividere uno spogliatoio di 24 metri quadrati a bambini e amatori: non ci sono le condizioni per far entrare 40/50 persone».

Il club ha cercato di dislocare alcune squadre in altri impianti, «ma ci hanno detto che è sempre tutto occupato, salvo poi scoprire che sono occupate da squadre amatoriali di altri paesi». Il Deportivo vuole risposte, anche perchè «per ora gli amatori dovranno trovare una sistemazione diversa».

Il gruppo di minoranza Vivere Tavagnacco attacca la maggioranza. «Non rinnovare le convenzioni dei campi sportivi per 4 anni è una mancata attenzione verso le associazioni – osservano –. Bisognerebbe distinguere le realtà sportive locali da quelle che possono operare anche in ambiti sovracomunali, come il calcio femminile, e ragionare di conseguenza. Lo spazio per tutti può esserci, ma il compito di trovare l’equilibrio è politico».

L’assessore Paolo Abramo ammette le mancanze del Comune, ma afferma: «Contiamo di risolvere a breve la situazione». —

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