Immigrati nelle caserme tra dubbi e critiche

Sindaci e Confcommercio chiedono di conoscere il piano. Forza Italia e la Lega attaccano la Regione

UDINE. Preoccupazioni, timori, dubbi. E roichieste di conoscere il piano-emergenza. Da Tarvisio a Cividale. Da Chiusaforte a Udine. E a farsi sentire sono anche le categorie economiche come la Confcommercio di Tarvisio che ha inviato una lettera ai sindaci dui Tarivsio, Pontebba e Chiusaforte dopo essere venuta a conoscenza del fatto che dalla rotta balcanica il flusso di profughi è in costante aumento «e questo potrebbe rendere il valico di Fusine/Tarvisio un sito strategico per eventuali arrivi di amssa».

Come associazione - dice di Confcommercio - per quanto ci compete siamo ad esprimere forte preoccupazione per l’ipotesi, purtroppo ancora esistente, che la caserma La Marmora possa diventare un ipotetico centro di accoglienza per numerosi immigrati». I commercianti, i quali temono che Tarvisio possa diventare la Lampedusa del Nord, sostengono il capoluogo montano potrebbe offrire la disponibilità per un’accoglienza di una trentina di minori.

Oltre questo numero le attività produttive potrebbero esprimere la netta contrarietà, poiché risulterebbero in netto contrasto con gli investimenti legati allo sviluppo turistico della località».

Preoccupazioni, oltre che dal sindaco di Travisio, anche dal suo collega di Chiusaforte, Fabrizio Fuccaro. «Non abbiamo avuto alcuna conferma ufficiale sulla richiesta di utilizzare i 24 appartamenti del demanio. Ma è vero però che sia durante l’estate sia a settembre la Regione - presente l’assessore Torrenti - avvenga effettuato due sopralluoghi. C’erano stati dei pour parler anche rispetto all’eventualità di intervenire per effettuate la ristrutturazione degli immobili, visto che sono chiusi da una ventina di anni».

Fuccaro ricorda che il prossimo 10 novembre «saremo tutti convocati dall’azienda sanitaria per parla del centinaio di profughi che «dovranno trovare sistemazione da Gemona a Tarvisio. Visto che la zona comprende circa 40 mila abitanti, voglilio sottolineare che ci sono dei parametri da rispettare e che soprattutto le comunità dovranno farsi carico in maniera proporzionale»

Tornando agli appartamenti, il sindaco ricorda che le amministrazioni che lo hanno preceduto avevano chiesto al demanio la possibilità di venire in possesso per poterli destinare ai residenti. Ma non ci fu mai risposta affermativa. Ora invece potrebbero finire ai profughi. «Impensabile», la sistemazione di profughi nei più che malandati spazi della caserma Vescovo di Purgessimo, complesso in disarmo da una ventina d’anni e preda, di conseguenza, di un fortissimo degrado. I

l consigliere comunale e regionale di Forza Italia Roberto Novelli lancia un grido d’allarme per l’ipotesi affiorata e chiede al sindaco Balloch di convocare il consiglio comunale, in via d’urgenza, «per informare amministratori e cittadini sugli esiti della riunione indetta per giovedì 5 novembre, in Prefettura, per analizzare la distribuzione territoriale dei migranti».

«Caserme dismesse da riaprire, aumento delle richieste di asilo, sempre più persone che arrivano in Slovenia E Austra. È ora che la Regione faccia un punto della situazione chiaro e preciso sull'emergenza immigrazione. Perché è chiaro a tutti che di emergenza si tratta», tuona la consigliera regionale della Lega, Barbara Zilli. (d.pe.)

 

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