Il vincolo non è motivato Tar condanna il Comune
magnano in riviera
Il Comune di Magnano in Riviera glielo aveva promesso: il vincolo urbanistico preordinato all’esproprio sarebbe stato eliminato. E così il terreno sarebbe rimasto a loro, parcheggio o no. All’annuncio, o meglio, alla deliberazione di Giunta n.52 del 10 settembre 2020, però, non era seguito alcun atto pratico. Ieri, a dirimere la questione è stato il Tribunale amministrativo regionale del Fvg, al quale la famiglia che aveva ereditato il terreno si era rivolta con l’assistenza legale dell’avvocato Ino Pupilin. Coerentemente con l’impegno assunto, l’amministrazione comunale non si era comunque costituita in giudizio.
Nell’accogliere il ricorso e annullare quindi la parte della variante al Piano regolatore generale che, per la quarta volta, nel marzo 2020 aveva reiterato il vincolo urbanistico (il primo risaliva al 1985), i giudici amministrativi hanno ricordato come perché questo avvenga sia necessario fornire una congrua motivazione. Una motivazione che, peraltro, deve essere «particolarmente solida e convincente allorquando la reiterazione dei vincoli sia stata ripetuta più volte».
Non, quindi, come «lo stereotipo rilievo» adottato in questo caso dal Comune. Ossia, «al fine di dare organica attuazione al parcheggio di progetto». E neppure «l’ulteriore generica asserzione» in cui si spiega che il vincolo servirà a «sgravare la viabilità esistente e piazza Cividina dai problemi inerenti la stanzialità stradale». —
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