Il vicario del vescovo parroco di Vallenoncello

Monsignor Orioldo Marson sostituisce don Giacomo Tolot che si ritira a Barcis. La diocesi si adegua alla linea del Papa: tramonta l’era dei “sacerdoti in ufficio”

PORDENONE. Da tempo il vescovo Giuseppe Pellegrini auspica una «chiesa in uscita». Che cosa significhi, lo ha dimostrato con una nomina destinata a fare scuola, da oggi in poi. Recependo il modus operandi di papa Francesco – i sacerdoti non devono stare dietro le scrivanie, ovvero il meno possibile, bensì sulle strade, tra la gente e lui ho ha dimostrato nominando vescovi “di servizio” – il presule è passato ai fatti, in accordo e piena sintonia con il suo principale collaboratore, il vicario generale, monsignor Orioldo Marson.

E a dare il via al nuovo corso sarà proprio il numero 2 della diocesi, da fine settembre nuovo parroco di Vallenoncello.

L’ufficialità della scelta è giunta l’altra sera quando il vicario foraneo don Roberto Laurita ha comunicato la decisione del vescovo al consiglio pastorale, alla presenza del parroco uscente don Giacomo Tolot e dell’entrante. A dargli una mano – perché manterrà tutti gli incarichi compreso il vicariato – sarà il diacono permanente Renato Esposito, che in particolare si occuperà di catechesi e collegamento con l’unità pastorale.

Per la diocesi di Concordia-Pordenone si tratta della prima volta di un vicario generale parroco. Al centro-sud Italia, invece, l’abbinamento è piuttosto frequente. Si tratta del pioniere in quanto il vescovo sarebbe intenzionato a far uscire dalla Curia diversi sacerdoti, lasciando ai laici i compiti prettamente burocratici. “Curiali” e insegnanti sarebbero in procinto di fare esperienze nel territorio, ancora di più oggi, che i numeri dei sacerdoti sono sempre più contenuti.

Carenza di vocazioni e “linea” del Pontefice non sono però le uniche motivazioni che hanno portato a questa scelta: grazie alle nuove tecnologie, infatti, molte attività si possono svolgere a distanza e quindi non necessariamente in ufficio. In più, c’è anche il desiderio degli stessi sacerdoti, disposti a dare il proprio contributo organizzativo, ma senza perdere il contatto col territorio. Ne è un esempio il vicario per la pastorale, don Fabrizio De Toni, che ha accompagnato l’incarico curiale a quello di parroco di Villotta, Basedo, Taiedo e Torrate.

Per monsignor Orioldo Marson, 62 anni, si tratta della prima esperienza di parroco, dopo essere stato cappellano, molti anni fa, ad Aviano e San Marco di Pordenone. Insegnante e dottore in teologia, è presidente della Fondazione Collegio Marconi, dove è stato anche rettore, in diocesi ha ricoperto pure l’incarico di delegato per la pastorale scolastica e vicario per la cultura e il sociale. Il suo ingresso a Vallenoncello dovrebbe avvenire il 24 settembre.

Don Giacomo Tolot celebrerà la messa di congedo da Vallenoncello domenica 27 agosto. Poi, il ritiro a Mezzoncanale di Barcis. Classe 1940, era nella parrocchia dei santi Ruperto e Leonardo dal primo aprile 1988, ovvero da 29 anni. Parroco di frontiera, pacifista, pioniere (in tempi non sospetti) dei preti che “odorano di pecora”, animatore della Via Crucis anti armamenti, tra i 12 firmatari della “Lettera di Natale”. In Valcellina trasformerà la sua residenza in casa di spiritualità per le famiglie e le persone in ricerca.

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