Il vetro resta rotto: troppo cara la riparazione

SACILE. “Attenzione vetro rotto non appoggiare le mani”. E’ stato fasciato alla meglio, come un arto spezzato: nell’ospedale di Sacile hanno tentato di tamponare il danno, con il nastro adesivo. Meglio stare alla larga dal vetro rotto per non finire direttamente al piano del pronto soccorso.
«Cosa aspettano – si chiedeva un anziano che cercava un ambulatorio medico – per aggiustarlo ed evitare il rischio di ferirsi?».
Ma quella dei vetri rotti è una piaga aperta, anche nel semiterrato. «Nel seggio elettorale “volante” degli ammalati e camici bianchi – hanno segnalato nel post elezioni comunali alcuni elettori di passaggio – c’era un finestrino rotto. Di sicuro è una scelta infelice, quella di posizionare un seggio in una stanzetta calda, stretta e con poca aria. Con tutte le ali semideserte dell’ospedale, che ospita soltanto una trentina di allettati, si deve collocare il seggio proprio nelle “catacombe” della sanità?».
La manutenzione è difficile, pare. I costi sono alti per gli interventi e le spese sono ridotte all’osso: qualcuno le chiama “difformità” e l’elenco potrebbe continuare, con qualche filo scoperto in alcuni settori abbandonati. E qualche pannello rotto, anzi, lesionato come dicono i tecnici influenzati dall’atmosfera sanitaria.
«Il restyling dell’ospedale di San Vito al Tagliamento è finanziato con 13 milioni di euro – interviene la lista Sacile partecipata e sostenibile –. Compreso un nuovo ingresso per accedere direttamente agli ambulatori. A Sacile, invece, niente. Andrebbe sistemata l’entrata e la sala d’aspetto del pronto soccorso».
Si aggiungono i vetri rotti e anche la porta di ingresso in via Ettoreo. Anche il sindaco Roberto Ceraolo aveva segnalato il gap, un anno fa. «La porta dell’ospedale civile deve essere sostituita con una scorrevole – aveva indicato una priorità per la città inclusiva e accogliente –. Poi, il padiglione Meneghini ha bisogno di una ristrutturazione. Indico questi fattori nella prospettiva del progetto-pilota per la città intelligente, accessibile e inclusiva».
Chi si trova a combattere con la pesante porta di entrata a battente lo ha segnalato alla lista civica Sps. «La sostituzione della porta – reclamano le associazioni di paraplegici in carrozzella – per motivi igienici». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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