Il vento scoperchia il tetto di una casera

ERTO E CASSO. Il forte vento in quota ha determinano lo scoperchiamento del tetto di Casera Ditta a Erto e Casso.
Si tratta di un rifugio situato a 956 metri sul livello del mare. Per raggiungerlo, da Erto si segue la statale in direzione di Longarone. Dopo il bivio con Casso a sinistra parte una strada asfaltata che porta alla frazione di Pineda attraverso la Frana del Monte Toc.
Poco prima di Pineda si prende a sinistra la strada forestale, sentiero 905, che dopo alcuni tratti ripidi, si trasforma in una comoda mulattiera. Questa, attraverso un bosco di faggi e due brevi tratti franosi, dopo un ponticello sul torrente Mesaz conduce alla Casera, situata in uno splendido anfiteatro dell'Alta Valle, dominato dalle maestose vette del Monte Toc, della Croda Bianca, del Cimon di Valbona, delle Cime di Pino e del Col Nudo.
Intorno alle 12 di lunedì 24 dicembre le forti raffiche (oggetto fra l'altro di un allerta, giunto qualche minuto dopo, dalla protezione civile regionale per il forte vento previsto nelle province di Pordenone e Udine, specie in quota), hanno prima danneggiato l'area delle fontane e poi hanno cominciato a sollevare il tetto. Il titolare Adriano Roncali e Gaia Holzinger, la volontaria che lo aiuta per conto dell'associazione Cjarvonars, avevano quattro ospiti.
Una parte del tetto è stata portata via dal vento prima che qualcuno dei presenti avesse la possibilità di salire per cercare di sistemare il danno. Tutti, quindi, hanno assistito alla scena, senza essere colpiti dai detriti e riportare conseguenze fisiche.
Sul posto sono poi sopraggiunti quattro vigili del fuoco del distaccamento di Maniago e due volontari della protezione civile per ripristinare le condizioni di sicurezza dello stabile.
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