Il Tomadini “riparte” c’è l’accordo con i sub

Il nuovo gestore e l’associazione: «Buone basi per il futuro» La porta resta aperta anche per l’attività agonistica dell’Unf
Udine 14 Giugno 2017 piscina sfratto Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Udine 14 Giugno 2017 piscina sfratto Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
I 200 associati sub ripartono dal Tomadini. Nei giorni scorsi sono state poste le basi per la prosecuzione dell’attività nella piscina di via Martignacco, dopo l’addio dell’Unione Nuoto Friuli che aveva messo rischio l’intera attività. Si tratta del primo accordo – mancano alcuni piccoli dettagli per la firma – messo a segno della polisportiva Ermanno Lizzi che a partire da giugno gestirà l’impianto natatorio.


C’è ora grande attesa per l’incontro che si svolgerà nelle prossime ore tra gli agonisti (250 iscritti) e la nuova società. I genitori attendono alla finestra il vertice per conoscere il destino dei loro figli che a giugno intanto dovranno trasferirsi al Palamostre.


Nel frattempo, come anticipato, il presidente dell’asd Friulana subacquei, Antonio Sambuco, ha incontrato prima i vertici dell’Unione nuoto Friuli, poi, insieme con il presidente della Fias (Federazione italiana attività subacquee) Andrea Freschi ha avuto un colloquio con i rappresentanti della Fondazione Tomadini e il futuro responsabile della piscina, Marcello Pensa. «Due incontri assolutamente positivi», commenta Sambuco. «Il nostro contratto per l’utilizzo della piscina Tomadini scade a maggio 2018 –spiega – e per ora abbiamo un accordo per l’utilizzo della struttura per tutto giugno, ultimo mese della nostra stagione». Poi si ripartirà a settembre. «Nel corso dell’incontro con la Fondazione Tomadini e Pensa, abbiamo posto delle buone basi per il futuro – afferma –, anche se dobbiamo ancora formalizzare l’accordo. L’orizzonte mi pare sereno e sono fiducioso del fatto che si possa giungere a un’intesa che porti reciproca soddisfazione per il proseguimento del rapporto, a partire dalla stagione 2018-2019. Da questo primo incontro posso sicuramente dire che l’impressione è decisamente positiva, anche per l’atteggiamento costruttivo dei nuovi interlocutori».


Per i quasi 200 associati all’asd Friulana subacquei, assicura Sambuco, «non cambierà nulla. Per quanto riguarda i rapporti con Unf, dal nostro punto di vista, i rapporti restano ottimi. Anzi, l’auspicio è che si continui nel solco di collaborazione tracciato finora».


Nei giorni scorsi, in un’intervista concessa al nostro giornale, il presidente Marcello Pensa aveva chiarito gli obiettivi della polisportiva: quello di costruire nel Tomadini un quartiere sportivo e aggregativo con spazi dedicati non solo al nuoto. Ma ciò nulla toglie che altre società occupino gli spazi per l’attività agonistica». Un chiaro riferimento all’Unf a cui aveva lanciato messaggi di collaborazione.


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