Il teatro piace, ora si guarda al Margherita
TARCENTO. In attesa di avere in un prossimo futuro un proprio auditorium che funga anche da luogo per gli spettacoli all’ex cinema Margherita, a Tarcento la stagione teatrale registra comunque una...

TARCENTO. In attesa di avere in un prossimo futuro un proprio auditorium che funga anche da luogo per gli spettacoli all’ex cinema Margherita, a Tarcento la stagione teatrale registra comunque una buona risposta da parte del pubblico.
È quanto emerso nel corso degli ultimi mesi durante i quali sono stati organizzati quattro spettacoli dalla compagnia Teatro al quadrato, in collaborazione con il Cict e il Comune, e grazie a un contributo regionale.
Nella cittadina sul Torre, a parte qualche evento particolare nel corso degli anni Ottanta, da molto tempo non è stata allestita una stagione teatrale vera e propria, ma questa esperienza ha avuto una buona risposta da parte della gente, con una media di partecipanti dagli 80 ai 100 e con punte che sono arrivate a 130 per “Predis”, messa in scena dal Teatro incerto, ma anche per “Un cane da catena” dello stesso Teatro al quadrato, proposto al pubblico tarcentino lo scorso 6 maggio utilizzando proprio il Margherita, tuttora privo di sedie, ma con uno spettacolo andato in scena ben cinque volte in quella giornata.
«Certamente – dice Claudio Mariotti, di Teatro al quadrato – quel giorno la gente ha visto una struttura viva e utilizzata. Per noi è certo più comodo avere un teatro nel centro della cittadina piuttosto che spostato come all’auditorium di via Pascoli, tanto è vero che spesso dobbiamo portare le bottigliette d’acqua per il pubblico visto che in quella zona non ci sono esercizi pubblici, come invece in via Marinelli».
Insomma, è di buon auspicio che l’amministrazione comunale abbia stanziato i primi 50 mila euro per acquistare i primi arredi del Margherita, perché a Tarcento il teatro, effettivamente, è un fenomeno che piace: «Noi – afferma Mariotti – stiamo già lavorando alla prossima stagione, con cinque spettacoli per i bambini e altri quattro come quest’anno, riproponendo la stessa formula che abbiamo presentato per la prima volta da febbraio a maggio».
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