Il sindaco rivendica quasi 5 milioni di euro dall’extra gettito Imu

Gemona: Urbani alla carica dopo una sentenza del Consiglio di Stato «La Regione dovrebbe avviare una trattativa per i comuni virtuosi»
Di Piero Cargnelutti

GEMONA. Quasi 5 milioni di euro da riavere dallo Stato come rimborso per l’extra-gettito Imu versato negli ultimi anni. I calcoli sono quelli fatti dal sindaco di Gemona Paolo Urbani rispetto al versamento effettuato dal Comune allo Stato relativamente all’Imu, a partire dal 2012 quando questa tassa aveva sostituito la precedente Ici. È una battaglia che il primo cittadino gemonese conduce da diversi anni in seno all’Anci regionale, ma che ora sembra trovare sostegno dopo la sentenza emessa lo scorso novembre dal Consiglio di Stato, che così recita: «I suddetti Ministeri, secondo le censure mosse nel ricorso proposto dall’Anci, avevano effettuato la stima applicando criteri approssimativi, utilizzando componenti non dovute e parametri inattendibili, ottenendo un risultato lontano da quello attestato dai certificati di conto consuntivo su cui, ai sensi della norma primaria, doveva fondarsi la valutazione».

I ricorsi al Tar ora comprovati dall’ultimo grado di giudizio, contestavano il fatto che nel conteggio le maggiori entrate dei Comuni derivate dal passaggio da Ici a Imu erano approssimative e non partivano invece dal dato di bilancio consuntivo. Inoltre, il Consiglio di Stato ha accolto anche il ricorso riguardante l’applicazione della tassa sulle proprietà che sono proprie dei Comuni, riconoscendo che vi è la necessità di prevedere un rimborso per tutti gli ultimi 5 anni.

«Facendo tutti i conti – spiega Urbani – già noi pagavamo di più perché prima applicavamo l’aliquota Ici al minimo, che in numeri significava un esborso di circa 500 mila euro l’anno. Se a questi devo aggiungere anche quanto trasferito allo Stato per le proprietà comunali arriviamo a poco più di 900 mila euro l’anno, che in 5 annualità sono poco meno di 5 milioni. Al momento, la Regione ci ha assegnato solo un contributo una tantum da 200 mila euro, valevole per due anni». Le parole del sindaco fanno riferimento alla richiesta inviata al Ministero dell'Economia e delle finanze da parte del presidente Anci nazionale Piero Fassino, il quale chiede ora una «congrua integrazione di risorse da utilizzare per rideterminare le necessarie compensazioni». «Io credo – dice Urbani – che la Regione dovrebbe avviare un tavolo di trattative per mettere fine a questa manovra, ricordando che nella legge di stabilità vi è un fondo da 80 milioni per i Comuni virtuosi che hanno pagato di più. Altrimenti, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, i Comuni dovranno andare avanti con i ricorsi».

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