«Il sindaco Marchetti ha eluso il problema scuola a Codroipo»

CODROIPO. Un problema grave che ha bisogno di una soluzione in tempi brevi. La contestazione delle famiglie nei confronti della dirigenza scolastica non può non avere riflessi politici e sul caso interviene il gruppo Fare comunità, all’opposizione in consiglio, con Sonia Zanello: «La scuola a Codroipo è nel caos: dopo due anni di impegno e di proposte cadute nel vuoto, tutti i rappresentanti dei genitori nel consiglio d’istituto si sono dimessi. A loro va la nostra solidarietà».

«Con un gesto clamoroso, carico di dignità e di forza, l’intera componente genitori del consiglio dell’Istituto Comprensivo di Codroipo ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di rappresentanti in seno all’organo collegiale, dalla giunta e dalla presidenza – sottolinea Zanello –. Con tale gesto gli otto rappresentanti dei genitori hanno tratto un doloroso, ma opportuno bilancio di due anni di impegno frustrato e delle proposte cadute nel vuoto all’interno dell’organismo che rappresenta l’anello di congiunzione tra la dimensione di indirizzo rispetto a quella di gestione del Comprensivo più grande del Fvg».

Fare comunità rinnova la propria condivisione ed esprime «la più profonda solidarietà nei confronti dei genitori protagonisti e del loro impegno. A suo tempo, con una interrogazione, il nostro gruppo consiliare aveva sollecitato un intervento da parte del Comune sulla grave situazione in cui versava la scuola, ricevendo da parte del sindaco Fabio Marchetti una risposta irridente. A detta sua nessuno aveva riscontrato problemi di alcun genere che non fossero già stati risolti sul nascere da una serie di incontri che l’assessore Tiziana Cividini aveva tenuto con la dirigente scolastica Giovanna Crimaldi».

«Non possiamo lasciar cadere nel vuoto l’appello che dalle dimissioni proviene: assieme ai genitori ci attiveremo affinchè l’analisi della reale situazione scolastica – che Marchetti ha voluto eludere - sia affrontata nelle sue dinamiche e implicazioni nelle sedi opportune e in consiglio comunale».

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