Il sindaco al Pd: ho solo difeso i miei cittadini

TARVISIO. Immediata la replica del sindaco Renato Carlantoni al Pd, in merito all'arrivo di profughi alla caserma Lamarmora . «Ho scritto alle istituzioni, Stato e Regione e l'indomani mi risponde l'intera classe dirigente del Pd, quasi che questo partito si surroghi alle istituzioni stesse». «Premesso questo – precisa Carlantoni -, da parte mia nessuna trattativa sulla pelle dei rifugiati, ma difesa a spada tratta e prioritaria dei residenti, delle loro famiglie e della loro sicurezza sanitaria e sociale. Questo è ciò che deve fare un buon primo cittadino, soprattutto quando si trova a dover fronteggiare scelte a lui imposte dall'alto. E a questa scelta sono contrario, ma se ciò non fosse sufficiente ho messo dei paletti chiari e insormontabili, quali compensazioni economiche e sociali e restituzione di ciò che ci appartiene, cioè il territorio». «Se per il Pd – continua il sindaco - vanno tutelati prima gli altri che i propri cittadini e ritiene che io sia un mercenario perché chiedo questo, bene, basta non mandarli qui gli immigrati e il problema è risolto. Sono convinto che c'è un pullulare di comunità che non vedono l' ora di ospitare immigrati con una diaria quotidiana, che per legge non possono neanche lavorare e che arriveranno in misura sempre maggiore e incontrollata». «Sulla presunta intolleranza tarvisiana, ricordo al Pd – afferma in conclusione Carlantoni - che abbiamo una tradizione di rapporti a tre confini, che l'ultimo riconoscimento di città dello sport europeo a Tarvisio, Arnoldstein e Kranjska Gora, è solo l'ultimo fiore all'occhiello della nostra vocazione internazionale e che l'unico incidente avvenuto nella cooperazione internazionale tra i tre paesi avvenne con l 'indizione di un referendum pro o contro la candidatura olimpica voluto dall 'allora amministrazione di sinistra tarvisiana». Sull’argomento si fa sentire anche la parlamentare di Forza Italia Savino: «Il segretario regionale del Pd Antonella Grim invece di attaccare il sindaco di Tarvisio, il quale non fa altro che manifestare la volontà dei suoi concittadini, farebbe meglio a tacere, e lasciare la retorica sull'accoglienza a Trieste, dove per altro svolge il suo ruolo di assessore con risultati non certo memorabili. Il sindaco ha ragione a difendere gli interessi del tarvisiano, di cui il Pd si accorge dell'esistenza solo quando c'é da scaricare da qualche parte il problema dei profughi. Eppure la vocazione turistica di Tarvisio dovrebbe essere nota anche alla Grim, alla quale anche non dovrebbe essere difficile comprendere come la gestione dei richiedenti asilo, fra cui si registrano molti irregolari, sia difficilmente compatibile con la presenza degli stessi turisti».(g.m.)
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