Il rock dei diabetici conquista Pordenone

Erano un gruppetto, oggi sono centinaia i ballerini che si cimentano sulla piastra all’aperto col maestro Daniele Parisi

PORDENONE. Quando il ballo è considerato una forma di prevenzione e non solo di divertimento. Fatevi un giro, il mercoledì sera, alla piastra di via Concordia, davanti alla casa dello studente.

Vedrete schiere di gente, dagli adolescenti ai settantenni, uomini e donne, alle prese col ballo di gruppo, diretti da Daniele Parisi, volto noto di Canale Italia. L’idea è venuta (ed è stata attuata) del vulcanico presidente regionale dell’Associazione diabetici, Adriano Matteotti.

Il boom del ballo dei diabetici

«Dieci anni fa – racconta – ero alle prese con la sensibilizzazione alla lotta al diabete. Un medico mi suggerì il ballo come migliore terapia di prevenzione: provoca un consumo calorico non indifferente, socialità e aggregazione.

Non solo, pare sia un buon fattore di prevenzione dell’Alzheimer, in quanto stimola il coordinamento tra cervello e movimenti del corpo non automatici, come la camminata».

Detto e fatto, Adriano Matteotti, stella di bronzo del Coni, parte con un gruppetto di 40 persone al Cral di San Vito, poi a Bagnarola e Casarsa, e il progetto “dilaga” a Pordenone, Azzano Decimo, Fiume Veneto.

Protagonisti 700 novelli ballerini, di tutte le età. Sportivi: «Passeggiate di 5 chilometri con tappe per conoscere la città e la provincia, ginnastica soft, il “gioco” della caccia al menù, ideato dalla dietista Adelina Zanella, dove il protagonista partecipa alla personalizzazione della propria dieta».

Adriano Matteotti ricorda bene quando il medico gli diagnosticò il diabete: «Non era capito, come malattia, passava come una cosa con la quale si poteva convivere». Da quel giorno è in prima linea, per sensibilizzare la gente.

La “terapia preventiva” è rock, tutto luglio balli di gruppo, dalle 21 alle 22.30, il mercoledì a Pordenone, a ottobre di nuovo in palestra, al Pertini, poi nei vari centri della provincia – due turni a San Vito, sorpresa Azzano Decimo (ci siamo dovuti trasferire di sala, tanta è la gente»), le sagre – e, a breve, a Cordenons.

«Paghiamo le spese di luce e pulizia negli stabili, come è giusto che sia, solo il Comune di Fiume Veneto ci ha presentato un conto di 412 euro, ma con questa cifra non ce la facciamo: peccato, non hanno capito lo scopo dell’iniziativa».

Gran maestro, Daniele Parisi, del quale è appena uscito il cd “Daniele & friends” con i brani proposti il giovedì, alle 21, su Canale Italia: «Si parte col riscaldamento, un ripasso veloce dei passi perché, come dappertutto, ci sono chiodini e secchioni, ma noi ci divertiamo, non siamo competitivi, quindi la ventina di balli collettivi».

Simpatica battuta di Adriano Matteotti: «Annoveriamo gli adolescenti come i settantenni. Balli a velocità adatta a tutte le età, altrimenti dopo dieci minuti dovrei chiamare l’ambulanza. Ma sa che risate ci facciamo, ogni volta? Posso dirlo?

Vivo il diabete sulla mia pelle, so cosa vuol dire. E’ affascinante l’equilibrio del gruppo, dove non si compete, ci si diverte». Giusto per dire, sono piene tre corriere di ballerini, meta l’Expo.

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