Il Retrogusto si “sdoppia” Ma qualcuno parla di addio

«Noi facciamo di tutto per non disturbare i residenti, tempo fa abbiamo anche mandato le lettere ai vicini, comunicandogli che avremmo chiuso la corte interna alle 23 e non più tardi». A parlare è Luca Rizzi che gestisce insieme al socio Roberto Del Negro l’enofficina Retrogusto, nella via dove mercoledì sera una rissa è finita a coltellate.
Da due mesi i titolari hanno aperto anche il “Cenacolo dei teatranti”, un nuovo locale in via Barcis, che potrebbe anche diventare l’unica attività commerciale dei due soci. Secondo alcune indiscrezioni infatti, il Retrogusto potrebbe chiudere o cambiare gestione. «Noi non vogliamo andarcene – dice ancora Luca Rizzi – perché ci piace lavorare in pieno centro e abbiamo pensato a un secondo locale proprio per non dare fastidio ai residenti. Purtroppo ci troviamo in una zona molto abitata e anche molto frequentata la sera».
I titolari rispondono direttamente ai residenti che si sono lamentati degli schiamazzi notturni e della pulizia della via: «Da parte nostra abbiamo sempre rispettato le regole e abbiamo invitato i nostri clienti a fare altrettanto. A noi, inoltre, non risulta che la mattina si debba fare lo slalom tra vetri rotti e bottiglie e lo possiamo dire con certezza perché la nostra giornata di lavoro inizia alle sei del mattino. Riguardo ai marciapiedi luridi, ricordiamo che la nostra è una zona di grande passaggio, soprattutto in concomitanza dei Mercoledì dei Sarpi e non possono essere incolpati i soli avventori di via Valvason».
A chiedere più sicurezza sono i titolari stessi. «Forse l’accoltellamento si sarebbe potuto evitare – spiegano – se ci fosse stato qualche addetto alla sicurezza durante la festa. Sicuramente non siamo noi che esageriamo con la musica e non organizziamo nessun tipo di evento. Vorremmo ricordare, infine, che non è colpa nostra se è stata rilasciata un’altra licenza di bar a cinque metri da noi».
Ilaria Gianfagna
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