Il punto verde si pagherà in base al reddito

CASARSA. Novità per le famiglie dal bilancio di previsione 2018: il punto verde si pagherà in base al reddito Isee. È una delle novità contenute nel documento finanziario licenziato giovedì dalla giunta di Lavinia Clarotto. «Siamo riusciti a chiudere facilmente – afferma il primo cittadino – grazie al fatto che sono arrivati i dividendi dell’Atap, che ci hanno consentito di mettere in sicurezza la parte sociale, aiuti alle famiglie, asili e scuole». L’amministrazione adesso conta in una “manovrina” regionale, a primavera, per capire se arriveranno altri fondi. «Per quanto riguarda le tasse e le tariffe è rimasto tutto invariato – prosegue il sindaco –. Anzi stiamo cercando di introdurre, dove possibile, almeno a titolo di sperimentazione un criterio di maggiore equità e compartecipazione». Si tratta di tariffe basate sul reddito Isee e per quest’anno si comincia con i punti verdi.
Già definiti i costi di partecipazione. Per un Isee 2017 fino a 10 mila euro per il primo figlio alla settimana si paga 30 euro, per il secondo 20 euro, per il terzo 10 e per il quarto 5; con un reddito fino a 20 mila euro per il primo figlio si spendono 40 euro alla settimana, per il secondo 35, per il terzo 28 e per il quarto 24; con un reddito sino a 30 mila euro per il primo figlio si paga 50 euro a settimana, per il secondo 40, per il terzo 30 e per il quarto 25. Per i casi di Isee non dichiarato e per i non residenti il costo è di 60 euro alla settimana per il primo figlio, 50 euro per il secondo, 40 euro per il terzo e 30 euro per il quarto. Le tariffe vanno dimezzate nel caso di mezza giornata. Quest’estate si parte con il nuovo sistema.
«Era da un po’ che ci lavoravamo – ha detto il sindaco – e verificheremo come estenderlo ad altri servizi. La mensa scolastica è una questione complessa, ma pensiamo di applicarlo anche al trasporto scolastico». Da settembre, invece, per i genitori arriverà una app che consentirà di controllare il numero di pasti alla mensa scolastica con nuove modalità di pagamento, oltre al versamento in tesoreria e bonifico come ora. «Vogliamo introdurre un sistema più facile, così i genitori possono facilmente controllare i consumi dei figli».
Donatella Schettini
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