Il Punto nascita è chiuso, ma c’è chi viene al mondo

LATISANA. In un reparto avvolto dal silenzio, emoziona sentire quei vagiti uscire da una delle stanze di degenza dell’ostetricia e ginecologia. Qualche letto è occupato, ma fuori dalle camere non ci sono più i fiocchi rosa e azzurri che rallegravano il reparto fino a qualche mese fa.
Nemmeno fuori dalla stanza dove, con mamma e papà, c’è il piccolo Mattia, nato ieri sera nel reparto maternità dell’ospedale di Latisana, dove non si nasce più da 9 mesi. Ma evidentemente a Mattia non interessava, lui voleva nascere nella cittadina dove vivono mamma Lara, papà Luca e il suo fratellino.
Però non c’è tempo per appendere un fiocco azzurro, perché le due ambulanze per trasferire il neonato e la madre sono già in arrivo.
Lo prevede il protocollo dell’emergenza attivato dopo la chiusura del punto nascita. Il papà, ha raccontato che è accaduto tutto in poco tempo: «Aveva fretta» dice sorridendo, riferendosi al suo bimbo, nato solo da un’ora e che il personale del 118 sta già preparando per il trasferimento. «Per fortuna ci mandano tutti e due a Udine – racconta sollevata la mamma – perché il rischio era che mandassero lui a Udine e me a Palmanova. Ma con una riunione i vertici dell’azienda hanno deciso per lo stesso ospedale».
Per tutta la gravidanza la mamma è stata seguita dall’ospedale di San Vito al Tagliamento, dove anche ieri, ormai giunta al termine delle settimane, si è rivolta per un controllo: «era tutto tranquillo – ci racconta – solo che a metà pomeriggio sono cominciate le contrazioni».
Quando il marito la raggiunge a casa, capiscono che manca poco. Solo il tempo di chiamare l’ambulanza del 118. Un passaggio in Pronto Soccorso e poi in sala parto. Mattia ha premura di nascere e i medici sanno che non c’è tempo per trasferire la partoriente in nessun’altra struttura. Il bimbo deve nascere a Latisana.
Una nuova vita che viene al mondo, dopo tanto tempo, è stata un’emozione anche per il personale di ginecologia e pediatria: a Latisana non accade più da marzo, quando un decreto del direttore generale dell’Azienda sanitaria 2 Bassa Friulana-Isontina ha stabilito la sospensione dell’attività del punto nascita. Uno stato delle cose che stride con le belle divise che il personale del reparto indossa ancora, con stampata sulla schiena una cicogna che porta, avvolto in un fagottino, un bimbo.
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