Il primo volo di “Corona” all’Oasi: i volontari liberano quattro cicogne

Il nome è stato scelto per combattere l’emergenza. In cielo anche Carlo, Penelope e Federica .L’evento è stato organizzato senza la presenza del pubblico. L’apertura dell’area è stata rinviata

FAGAGNA. Il cielo ha accolto nel loro elegante volteggiare il volo di quattro cicogne bianche liberate dai volontari che operano nell’Oasi dei Quadris di Fagagna domenica. Un rito che quest’anno è avvenuto in forma privata a differenza delle edizioni passate. Ai bimbi che accorrevano numerosi per assistere a uno spettacolo unico era affidato il compito di assegnare loro un nome.

La consuetudine, causa Covid-19, si è interrotta quest’anno. In forma privata i nomi sono stati scelti dai volontari che operano nella riserva. “Corona” è il nome dato a uno di questi uccelli «per liberare e fare volare via tutte le paure di questo brutto male che quest’anno ha colpito l’umanità» sottolinea Dima Lauzzana una delle responsabili dell’associazione Amici dell’Oasi dei Quadris.

“Corona” dopo aver trascorso i suoi primi tre anni di vita all’interno di una voliera ha mosso i primi passi all’aperto guardandosi intorno prima un po’ spaesata, poi ha spiccato il volo, fendendo il cielo con le sue grandi ali.

Hanno fatto compagnia al suo volo altre tre cicogne bianche che sono state chiamate “Federica” per ricordare Federica Barbarino la ragazza scomparsa di recente che lavorava nell’ufficio turistico di Fagagna, “Penelope”, per ricordare la bimba morta a seguito di un’acquasantiera a Udine e “Carlo” per non dimenticare Carlo Fabro un amico e volontario dell’Oasi venuto a mancare lo scorso anno. A tutte le cicogne è stato inserito, sulla zampa destra se maschio in quella sinistra se femmina, un anello nero di riconoscimento in cui è stato inciso un numero identificativo, Fa (che sta per Fagagna) Italy e il numero telefonico dell’Oasi.

Le quattro cicogne dovrebbero rimanere stanziali per questo, come viene spiegato da Dima Lauzzana, dopo la sosta in voliera tendono a perdere l’istinto migratorio purché venga fornito loro cibo durante la stagione invernale. Il 95% di quelle liberate rimangono e si uniscono alla colonia stanziale che conta 75 esemplari. L’Oasi dei Quadris di Fagagna aprirà appena l’emergenza coronavirus sarà scemata. Intanto, gli ospiti dell’oasi sono in piena attività che stanno costruendo nidi mentre qualche cicogna sta covando.


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