Il primario della Terapia antalgica di Udine: «Aveva una carica umana impressionante»

«Aveva molte qualità fuori dall’ordinario, la notizia della sua scomparsa è stata una pugnalata come persona e come professionista». Il responsabile della Sos di Terapia antalgica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia, Guido Cappelletto, ricorda Federico Cafagna quando, in veste di volontario e frequentatore, andava a carpire i segreti del mestiere nel reparto del Santa Maria della Misericordia.
«Era un medico medico, girando il mondo aveva maturato un’esperienza incredibile. Ne conosciamo tanti che vanno all’estero per la parte eroica della cosa, Federico non era tra questi perché aveva una carica umana impressionante» continua Cappelletto prima di ammettere di aver «fatto di tutto per averlo a Udine ma non ci sono riuscito». Ieri, la notizia della sua scomparsa ha fatto il giro anche dei reparti ospedalieri dove Federico aveva lasciato un ottimo ricordo.
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