Il portiere Buffon racconta la sua carriera che partì da Latisana

Una sola stagione giocata in nero-verde. Eppure senza quel trampolino di lancio fra il 1947 e il 1948 forse la sfolgorante carriere che ne seguì sarebbe rimasta un sogno. Allora giovane promessa del calcio, appena 18enne, pronto all’esordio in serie A nel Milan e in Nazionale nel 1958, titolare nei Mondiali del ‘62 a difendere la porta della Nazionale.
Una carriera tutta da ripercorrere, fra aneddoti e ricordi, raccontata dal protagonista, oggi 90enne, Lorenzo Buffon che sabato dalle 17.30 sarà l’ospite d’onore dell’evento organizzato al centro Polifunzionale: un’occasione per ascoltare anche la storica voce delle telecronache del calcio italiano, il giornalista Bruno Pizzul, ospite del pomeriggio assieme all’ex giocatore e allenatore, Massimo Giacomini, a Bruno e Tito Rocco figli del grande Nereo e a Emes Canciani, presidente della Figc regionale.
L’evento – presentato dal giornalista sportivo Lorenzo Petiziol – rientra fra le manifestazioni organizzate dalla società calcistica Latisana Ronchis per il centenario del sodalizio oggi presieduto da Corrado Guerin e sarà abbinato a una mostra visitabile sabato dalle 15 alle 20 e domenica dalle 10 alle 18, con foto e cimeli del portiere Buffon e della sportiva. «È un bel momento di festeggiamento e celebrazione dello sport – commenta l’assessore allo sport e alla cultura Daniela Lizzi che sarà presente all’evento assieme al presidente della consulta dello sport, Lino Ceciliot – un’occasione importante per legare i giovani alla storia di Latisana e alle sue glorie. Credo che sia una di quelle circostanze in cui il calcio ritrova la sua vera e originaria natura etica e di valore, dove l’agonismo, la correttezza, e la fatica unita alla passione e al divertimento rendono lo sport una vera palestra della vita quotidiana». Sabato, dalle 17, saranno assegnati riconoscimenti a giovani calciatori delle categorie Pulcini ed Esordienti, impegnati in Oratorio nella disputa di un torneo a loro riservato. —
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