Il Pordenone vince la gara della solidarietà: incontrano i ragazzi del Cro di Aviano e li "sfidano" alla playstation

Secondo in classifica nel secondo campionato nazionale italiano: il Pordenone calcio, nella sua storia centenaria (nel 2020 festeggerà il prestigioso traguardo del secolo di attività) non è mai stato tanto in alto. Ma la celebrità raggiunta, il fatto di essere ormai un’eccellenza nel mondo del pallone tricolore, non ha fatto perdere ai portacolori della società neroverde l’umiltà e il rispetto dei valori sociali e culturali espressi dal territorio che rappresentano a Udine, nello stadio Friuli, e in giro per tutto lo Stivale.
Così venerdì, 13 dicembre, a due giorni dall’importante impegno di campionato in programma domenica alle 15 a Cosenza (la squadra parte oggi alle 11.55 dall’aeroporto di Treviso alla volta di Lamezia Terme), i ramarri hanno vissuto una giornata del tutto particolare su due fronti.
Capitolo solidarietà: calciatori, staff tecnico e dirigenza del Pordenone calcio hanno visitato, come da tradizione, l’Area giovani del Cro di Aviano. Un appuntamento sentito, ma soprattutto una speciale amicizia che si rinnova di anno in anno. Nel cuore e sulle divise da gioco dei ramarri, che portano sul pantaloncino il logo di questa straordinaria realtà del nostro territorio. Un modello nazionale.
Ospiti del dottor Maurizio Mascarin e dello staff della struttura, i neroverdi hanno consegnato dei doni di Natale ai ragazzi, sfidandoli alla Playstation 4. Il gioco (uno dei regali) non poteva che essere Pes 2020: videogame che vede protagonista il Pordenone assieme a tutte le squadre della serie Bkt (con i kit gara ufficiali, logo dell’Area giovani compreso).
Capitolo arte: La dirigenza guidata dal presidente Mauro Lovisa, lo staff tecnico capeggiato dall’allenatore Attilioo Tesser e l’intera squadra del Pordenone calcio hanno visitato la mostra “Il Rinascimento di Pordenone” allestita nelle sale della galleria d’arte moderna di Villa Galvani.
Ricevuti dal sindaco Alessandro Ciriani, dall’assessore allo Sport Walter De Bortoli e dall’assessore Emanuele Loperfido, sono stati accompagnati in una visita guidata alle opere esposte. La guida turistica ha illustrato la storia e il significato iconografico di alcune delle opere più significative della mostra come la Deposizione di Cristo, l’Apparizione di Cristo alla Maddalena e i disegni del Pordenone provenienti da Vienna, Parigi, Londra, mettendo in luce anche il raffronto con le altre tele esposte di pittori coevi ad Antonio de’ Sacchis per comprendere l’influenza che l’artista di casa nostra ha avuto sul panorama pittorico rinascimentale.
Sin dall’inizio della stagione il Pordenone si è impegnato a sostenere la grande mostra dedicata al grande pittore rinascimentale, uno degli eventi culturali più importanti dell’anno per la città e per l’intera regione, contribuendo ad accrescerne la popolarità. Ora la speranza è che gli amanti dell’arte “contraccambino”, partecipando alle gare casalinghe di questo Pordenone calcio che, per quello che sta esprimendo in campo e fuori, merita senza dubbio gli applausi di un pubblico più numeroso di quello sinora visto al Friuli.
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