Il Pordenone lancia il patto con la città: raccolta fondi per puntare alla serie B

PORDENONE. Parola d’ordine: riservatezza. La esige, per il momento, il grande progetto che punta a proiettare il Pordenone nell’olimpo del calcio nazionale. Per riuscirci, l’ambizioso presidente neroverde Mauro Lovisa ha pensato a una formula innovativa, nel mondo del pallone: una raccolta fondi attraverso il meccanismo dell’equity crowdfunding, consentito per legge a tutte le piccole e medie imprese dal 2017.
La cena
Di cosa si tratta? Si fissa un obiettivo, nel caso del Pordenone la promozione in serie B, si stabilisce un target finanziario e si invitano i potenziali acquirenti (di cui almeno due istituzionali), allettati dalla possibilità di condividere i successi della squadra e magari anche ottenere una premialità.
Il numero uno del club cittadino ha incontrato a cena un nutrito gruppo di imprenditori e professionisti della provincia, gettando le basi e illustrando l’architettura del progetto. Positivi i riscontri. In attesa di sviluppi e comunicazioni ufficiali, Lovisa, per dirla in gergo calcistico, fa comprensibilmente catenaccio: «Non ho nulla da dire, per ora, se non che mi auguro che le risorse del nostro territorio siano sempre più coinvolte nella gestione del Pordenone».
Gli exploit
Una realtà, quella neroverde, che nell’ultimo periodo ha ottenuto risultati sportivi eclatanti, sfiorando per due volte negli ultimi tre campionati la finale play-off a livello di prima squadra e conquistando uno scudetto under 17. Ma non solo.
Nel corso dell’ultimo mercato, il club cittadino ha realizzato un exploit non da poco, lanciando ben 11 giocatori delle giovanili nell’orbita del professionismo. Juventus, Napoli, Atalanta, Bologna e Torino sono soltanto alcune delle società più blasonate che nell’estate appena trascorsa hanno pescato nella “cantera” neroverde. L’ “esodo” ha inorgoglito, e in parte arricchito, il Pordenone.
Ma il grande progetto di cui si stanno intavolando le trattative ha lo scopo di creare una realtà ancora più solida, che abbia una vetrina mediatica maggiore, con gli introiti che ne deriverebbero, così da trattenere anche i giovani più bravi. Perlomeno in attesa che le leggi del mercato e le legittime ambizioni dei protagonisti facciano il loro corso.
Le tappe
Dovrà essere redatta una perizia sul valore attuale del club, in modo da fissare una quota del capitale sociale (che sarà aumentato) da assegnare ai sottoscrittori dell’offerta di finanziamento, gestita da un’apposita società di investimento. Ci sarà una soglia minima di contributo che garantirà il diritto di voto e la partecipazione alla gestione del club.
Ma si parla pure di quote inferiori, aperte a tutte le tasche. Se il target economico di raccolta non sarà raggiunto, nei tempi definiti, saranno obbligatoriamente restituiti i versamenti sin lì effettuati. Viceversa, si potrà scegliere: andarsene quando si vuole o rimanere nella speranza di un guadagno. E la serie B neroverde potrebbe garantirne a tutti.
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