Il popolo dei social firma per il rock a villa Manin

Cresce la pressione dei giovani sul web C’è un’hashtag dove aderire per rimuovere lo stop ai grandi eventi
Villa Manin 11 luglio 2013.Concerto dei Ramstein..© Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Villa Manin 11 luglio 2013.Concerto dei Ramstein..© Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

Crescono le adesioni sui social network contro l’ipotesi di un stop definitivo ai concerti a villa Manin: la pagina di Facebook Sí ai grandi eventi a Villa Manin, creata il 14 gennaio, ha già totalizzato mille 600 mi piace e altri continua ad attrarne.

Visto il successo, i promotori, che si sono anche inventati l’hashtag ufficiale della protesta #IoStoConVillaManin, sono pronti ad andare oltre il web per promuovere una raccolta firme. «Abbiamo aperto questo spazio - ha spiegato Luca Bianco di Basiliano, giovane pr di vari locali friulani, creatore della pagina insieme a Gabriele Gobbo di Codroipo, inventore dell’hashtag - per capire, vedere cosa ne pensa il vero pubblico di villa Manin».

Sulla pagina vengono costantemente pubblicate di ora in ora le foto dei concerti tenutisi in questi anni nel complesso dogale e a ogni nuovo caricamento i fan commentano e condividono.

C’è anche spazio per qualche amarcord, come quello legato alla finale di Festivalbar del 1993. Come noto la polemica nasce dopo le dichiarazioni del sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, contro i concerti rock nella cornice di villa Manin di Passariano, alle quali il patron di Azalea promotion, Loris Tramontin, ha replicato duramente dicendosi pronto a non organizzare piú nessun concerto a Passariano.

«Noi rispondiamo - ha continuato Bianco - anche a chi dichiara di essere stato a un concerto dicendo di non aver né visto bene né sentito bene gli show in villa: invece, leggendo tutte le recensioni o i commenti, tutti ne sono rimasti entusiasti. E rispondiamo anche a chi dice che dopo i concerti vengono lasciati cumuli di rifiuti da pulire, mentre in poche ore tutte le zone della villa sono sempre state ripulite non dando nessun problema. Per non parlare poi della viabilità: per due o tre volte all’anno anche se si crea un po’ di traffico per un paio di minuti credo non dia fastidio a nessuno e comunque si può risolvere sicuramente anche questa situazione».

I giovani, che criticano il sindaco e anche l’assessore regionale alla cultura Torrenti, sostengono il patron di Azalea, tanto da aver coniato anche un hashtag per lui: #IoStoConTramontin. «Caro Loris Tramontin, non rassegnarti ancora, la battaglia è appena iniziata - ha sottolineato ancora Bianco -. Noi al piú presto risponderemo con una raccolta firme e con un’analisi delle posizioni che sono uscite in questi giorni, per abbattere questo muro che si sta costruendo tra noi e i concerti rock, gli show, i grandi eventi all'interno della villa».

Infine, anche un appello agli amministratori comunali codroipesi. «Sarebbe gradito su Facebook anche il loro mi piace - ha concluso il promotore - per un primo confronto online e magari poi dal vivo con noi cittadini per analizzare le vere problematiche della questione. Nella bacheca ci sono anche i commenti dei follower della pagina, alcuni di loro anche dal vicino Veneto che sostengono la vocazione musicale della Villa e altri che comunque chiedono di valutare le affermazioni del sindaco e si chiedono se per la tutela del bene storico uno stop non sia più che necessario.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto