Il parco di villa Tallon si anima grazie alle “donne del Burraco”

Le donne prendono in mano e rilanciano il parco di villa Tallon, in via Oberdan. Dal fine settimana, una mostra di scultura e partenza di diverse attività ricreative.
Lo scorso agosto, come noto, il problema allagamento a Villa Carinzia. In viale Martelli era alloggiata anche l’associazione Domus Naonis. La quale subì la sorte di altre: trasloco.
«Trovammo casa temporaneamente proprio a villa Tallon Baschiera, grazie all’interessamento dell’ingegner Claudio Negrini», dice Aurora Sartori.
La situazione non si sbloccava, ma le associate avevano di fatto portato nel parco le attività che facevano a Borgomeduna: il gioco del Burraco e Bridge. La collaborazione funziona e le associate confluiscono nell’Associazione Amici Fondazione Baschiera Tallon di cui viene eletta presidente Marilinda Spessotto. Che ora mette in campo le attività estive.
Con la presentazione della mostra di sculture di Arianna Gasperina, l’esibizione del coro Coralblue e l’aperitivo, venerdì alle 17.30 apre la stagione curata dagli Amici Fondazione Baschiera Tallon. Il parco resterà aperto tutta l’estate dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19; martedì sarà la giornata dedicata al gioco del Burraco, il giovedì balli di coppia e di gruppo. E poi, attività di gruppo, conferenze, gioco a bocce, laboratori, mostre di disegni e di sculture alla presenza del coro Coralblue.
E a proposito di sculture, dal primo giugno il parco ospiterà otto sculture di Arianna Gasperina, pordenonese classe 1978. La sua crescita artistica è maturata in alcuni laboratori di Monguelfo, con Kurt Wier, e Frisanco, con Giovanni Padovan. «Il primo mi ha fatto capire cosa è la materia legno, il secondo mi ha fatto approcciare alla motosega».
Dal 1999 ha intrapreso una strada tutta particolare, quella dei simposi sia su legno sia su pietra. Sono quelli che Arianna Gasperina chiama “laboratori a cielo aperto”. Lavora prevalentemente il legno, ma ama anche scolpire la pietra, il marmo, modellare la terracotta e fusioni su bronzo.
Al parco «proporrò “Anime silenziose”, sculture realizzate per l’esterno». Quelle da interno si possono vedere al Casello di Guardia a Porcia, sino al 4 giugno. Altre opere sono a Villa Policreti di Castel d’Aviano. «Figure femminili, bambini, una maternità. Rappresentano il mio mondo: sono figurativa e non astratta e amo le figure di donna, angeli, e bambini che guardano spesso verso l’alto, verso la speranza».
Ad animare i pomeriggi al parco c’è il coro amatoriale Coralblue, che peraltro è alla ricerca di appassionati di canto; insegnante Monica Malachin, pianisti Demis ed Henry Scian. Costituitasi nel 2016, la formazione è composta da “nonni”: crea occasioni di svago nelle manifestazioni e favorisce l’inclusione sociale di persone anziane, per non cadere nella solitudine. —
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