Il parco di San Floriano prepara il rilancio

Polcenigo, la vocazione agriciola unita all’accoglienza. Il presidente: ora troveremo i soldi

POLCENIGO

Un progetto di rilancio del parco di San Floriano, la possibilità di avviare alcune attività di accoglienza alberghiera, turistica, di ristorazione, sostenendo e implementando la vocazione legata all’agricoltura, alla didattica e al sociale.

Sono questi i punti salienti su cui si basa la bozza di progetto per il rilancio del parco, gestito dalla Fondazione Bazzi, presieduta da Aldino Micco. Dopo aver assunto i sei dipendenti che altrimenti, dal primo agosto scorso, si sarebbe trovati senza contratto, la Fondazione ha ora in animo un’ipotesi di rilancio complessivo del parco di Polcenigo, conferendo al suo futuro maggiore stabilità e fiducia. La bozza di progetto per il rilancio tiene in considerazione sia la vocazione agricola e naturalistica dell’area verde, sia gli obiettivi previsti nello statuto della Fondazione, ovvero la funzione caritatevole, la didattica per minori, la fruibilità per disabili, solo per citarne alcune.

Si pensa pertanto di valorizzare l’attività prevalente che è quella agricola legata ai prodotti della terra e all’allevamento, la loro vendita al pubblico, la ricerca e lo sviluppo agroalimentare, lo sviluppo della fattoria didattica e sociale.

«Si tratta di una bozza progettuale che traccia le linee guida realizzata in collaborazione con Andrea Satta – ha spiegato il presidente della Fondazione, Aldino Micco –. E’ già stata presentata al consiglio di amministrazione che, a grandi linee, l’ha accettata. Ora non resta che completarla con il piano economico». Uno dei punti cardine del progetto riguarda la collaborazione con il territorio circostante, in particolare il Comune di Polcenigo. In questo senso si inserisce anche lo sviluppo del progetto di albergo diffuso: grazie alla presenza delle due foresterie che possono ospitare rispettivamente 13 e 17 posti letto, all’interno del parco si potranno aprire una trentina di posti da includere nell’albergo diffuso del Comune di Polcenigo. E perché no, essendovi pure la disponibilità di una cucina, non sarebbe poi troppo remota l’ipotesi di insediamento di un bar o di un altro tipo di attività di ristorazione.

«Il parco è un bene della comunità – ha sottolineato Micco – e proprio per questo motivo dev’essere calato nel contesto sociale, economico, naturalistico della realtà in cui è insediato. L’importanza del parco è quella di saper coniugare la ricerca con la funzione sociale». L’attuazione del progetto di rilancio si è ipotizzato possa cominciare nei primi mesi del 2012.

Laura Venerus

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