Il nuovo crollo? Un sopralluogo solo nei prossimi giorni

PALMANOVA. All’indomani della scoperta del crollo di pietre e mattoni dalla controporta vicina a porta Cividale, non sono ancora chiari i tempi dell’intervento di restauro.
Il XII Reparto Infrastrutture stringe i tempi e, secondo quanto riferito dal capitano Biagio Liotti, portavoce della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, la prossima settimana effettuerà un sopralluogo per esaminare la situazione e valutare il da farsi. Si tratta di stabilire cosa fare e chi debba o possa intervenire sulla controporta.
Il sito è interdetto da anni al pubblico, proprio a causa delle condizioni del manufatto difensivo; non sussiste pertanto un pericolo di sicurezza per la popolazione. Tuttavia si pone il problema della tutela del bene storico.
Già ieri il capitano Liotti aveva ricordato che, a dicembre, il Comune di Palmanova aveva scritto agli organi competenti evidenziando la propria disponibilità a effettuare un intervento manutentivo proprio sulla controporta. L’iter tuttavia non è ancora concluso, anche se pare vi sia un parere favorevole a tale ipotesi.

Il Comune aveva chiesto anche di poter intervenire per rimuovere la frana che, ormai da decenni, interessa il baluardo Dal Monte (sempre nella zona di competenza del Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova) e che è ben visibile a chi compie la passeggiata lungo l’anello del fossato.
Quello verificatosi alla controporta è soltanto l’ultimo dei crolli, più o meno importanti, avvenuti sulla cinta fortificata di Palmanova. Il primo risale al febbraio 2014 quando franò parte del terrapieno di un rivellino.
Il 4 maggio cedette un cornicione nell’area dell’ex caserma Ederle; il 10 novembre la caduta di una tavella in porta Udine mise in luce le condizioni di precarietà della copertura del manufatto.
Quindici giorni dopo il crollo di un’importante porzione del tetto della caserma di epoca napoleonica Filzi. Il 2015 si aprì, a gennaio, con il crollo di una porzione della muratura di rivestimento di baluardo Garzoni. (m.d.m.)
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