Il numero dei contagi è troppo alto, poi si scopre l'errore dell'Usl 6: colpa di un algoritmo errato

«Se avessimo saputo i numeri reali, avremmo messo in atto da subito una serie di azioni che ora giungono in ritardo». La rabbia dei sindaci è palpabile. I loro Comuni, che pensavano “virtuosi” visti i casi-Covid che si contavano sulla punta delle dita, sprofondano in una realtà ben diversa. L’Usl 6 Eugenea, l'ente regionale che amministra la sanità nella provincia di Padova, martedì ha fornito i dati corretti, Comune per Comune. E così gli amministratori si sono trovati da 20 positivi a 116, da 6 positivi a 130, da un positivo a 85 e così via nel giro di sole 24 ore.
L'errore
Un incremento, questo, che non è certo dovuto a un’impennata improvvisa del virus, ma a un errore informatico del sistema dell’Usl 6. «Sicuramente adesso ci organizzeremo attivando una serie di servizi, come una linea dedicata a chi si trova in isolamento e ha bisogno di qualsiasi cosa, dalla spesa alla semplice parola di conforto» dice Giovanna Rossi, sindaco di Selvazzano Dentro «Potevamo farlo molto prima e invece ci troviamo a doverci organizzare da un giorno all’altro».
Il problema è stato il seguente: quotidianamente i primi cittadini ricevono dall’Usl un report con nome, cognome e indirizzo dei cittadini positivi. Se fino a lunedì il numero di casi per Comune era di davvero di poco rilievo, martedì improvvisamente è schizzato di 80, 90, 100 unità per Comune, facendo sbarrare gli occhi ai rispettivi amministratori.
L’esplosione di casi
Qualche esempio? A Noventa Padovana lunedì c’erano 6 casi di Covid, martedì 93; a Saonara un caso lunedì e 85 casi martedì; a Selvazzano 6 casi lunedì e ben 130 il giorno dopo; a Ponte San Nicolò 20 casi lunedì e 116 casi martedì. A Padova città, addirittura mille casi in più.
Incontro convocato con urgenza
I sindaci in realtà avevano già capito che la realtà era diversa. Essendo ben radicati nel territorio e conoscendo molti dei loro concittadini, non trovavano corrispondenza tra i nominativi della lista Usl e i casi di positività che loro conoscevano. Per questo motivo Alessandro Bisato, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Usl 6 e sindaco di Noventa Padovana, ha voluto un incontro urgente con tutti i colleghi e i vertici dell’Usl. Martedì, poche ore prima della riunione, è arrivato un report diverso dal solito, con numeri molto più alti. L’Usl ha spiegato che si è trattato di un errore informatico interno al sistema, ma la spiegazione non convince molti sindaci.
Errore emerso solo dopo la nostra richiesta
«Francamente credo che i numeri reali siano emersi solo perché abbiamo chiesto questo incontro» accusa Walter Stefan, sindaco di Saonara «Fino a lunedì avevo al massimo tre positivi; martedì alle 13 mi mandano un report dove a Saonara ci sono 85 casi. Si sono arrampicati sugli specchi parlando di un errore di algoritmo». Come referenti della salute nel territorio, i sindaci hanno spiegato come sia diverso avere poche unità o centinaia di unità di positivi. Una discrepanza che ha pesato soprattutto sui Comuni più piccoli.
A Padova città, seppur da un giorno all’altro siano emerse mille persone positive, l’errore è risultato meno impattante. «Avendo noi già molti casi da gestire, mille in più non cambiano la situazione», ha confermato l’assessore al Sociale Marta Nalin.
Che cosa è successo.
Che cosa è successo.
Un filtro che non permetteva la lettura di tutti i nominativi, una colonna non implementata nella procedura del conteggio, un algoritmo errato che ora è stato corretto. Questo, in poche parole, ciò che avrebbe spiegato la direzione strategica dell’Usl 6 Euganea ai sindaci per giustificare l’errore di sistema che ha portato a rilevare molti meno positivi rispetto al numero reale.
Un problema non da poco, che avrebbe illustrato in maniera molto più precisa il tecnico informatico dell’Usl 6, presente martedì alla conferenza dei sindaci convocata in maniera urgente dal presidente Alessandro Bisato.
Oltre al tecnico, a fare chiarezza agli amareggiati primi cittadini sulla questione erano presenti tutti i vertici dell’Usl 6 Euganea: il direttore generale Domenico Scibetta, il direttore sanitario Patrizia Benini, il direttore dei servizi sociosanitari Paolo Fortuna, il direttore amministrativo Michela Barbiero e il direttore del dipartimento di prevenzione Ivana Simoncello.
I primi cittadini hanno ascoltato a lungo quale sarebbe stato l’inghippo dell’Usl.
Oltre alla spiegazione tecnica fornita durante l’incontro di martedì, l’Usl non ha aggiunto molto altro a riguardo, se non che il problema principale sarebbe stato risolto ma che comunque il sistema informatico rimarrebbe ancora in fase di miglioramento.
Testualmente: «Il processo di miglioramento informatico è stato adeguato alle esigenze dei sindaci ma è ancora in corso un miglioramento continuo».
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