Il monito dell'Arcivescovo di Udine: "Non cedete all'egoismo"

In Cattedrale a Udine il solenne pontificale. Monsignor Andrea Mazzocato richiama alla memoria i fatti di Bruxelles e invita i fedeli alla Misericordia
Udine 27 Marzo 2016 messa pasquale in duomo ed organo nuovo © Petrussi Foto Turco
Udine 27 Marzo 2016 messa pasquale in duomo ed organo nuovo © Petrussi Foto Turco

UDINE. "Nel cuore e nella coscienza dell’uomo il maligno annida le sue tentazioni all’egoismo, all’orgoglio, al piacere, alla voglia di possesso, fino ad arrivare al gusto del male. Nel nostro cuore Gesù vuol, invece, entrare con la sua Misericordia per guarire la persona e portare una vera risurrezione”.

Il monito a non cedere al “diavolo” che “continua a comandare in mezzo agli uomini spingendoli a fare le cose più assurde” e un augurio affinchè “ad ognuno una goccia della Misericordia del Cuore di Gesù entri nel cuore”.

E’ questo il messaggio dell’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato nel solenne pontificale della domenica di Pasqua in Cattedrale.  

"Ci sentiremo anche noi risorgere più buoni, ripuliti dalle tendenze e tentazioni al male che, poco o tanto, appesantiscono e inquinano i nostri sentimenti e desideri – ha detto l'Arcivescovo –. Questa è la risurrezione di cui abbiamo veramente bisogno".

Mazzocato ha quindi nuovamente richiamato la memoria agli attentati di Bruxelles. "In questi giorni abbiamo ascoltato i più diversi tentativi di spiegare i motivi che possono aver spinto quei giovani cavalieri di morte a seminare strage tra persone innocenti nel cuore di Bruxelles. Viene, infatti, spontaneo chiedersi il perché; ma acute analisi sociologiche, psicologiche e politiche non ci convincono del tutto".

"La risposta ultima è ancora quella di Gesù – ha esortato Mazzocato –. Il principe di questo mondo comanda da dentro il cuore degli uomini affascinandoli al male fino a farli diventare ciechi sicari al prezzo di distruggere anche loro stessi. In altri casi li rende cinici speculatori della finanza rubando risparmi e speranza a persone indifese. O li annebbia con la presunzione di poter fare quello che vogliono della vita propria e dei bambini che nascono".

In mattinata il Pastore della Chiesa Udinese ha celebrato anche una Santa Messa con i detenuti nel carcere di Udine.

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