Il luogotenente Sappada va in pensione
Domenica ultimo giorno in servizio per il comandante della Stazione di Tarvisio

TARVISIO. Il 24 dicembre, al compimento dei 65 anni, il luogotenente con carica speciale Giovanni Sappada andrà in quiescenza, dopo 45 anni di (è il caso di dirlo) onorato servizio.
Una vita trascorsa nell’Arma con encomiabile impegno, dedicata al dovere e alle comunità dove ha prestato servizio, contraddistinguendosi sempre per la grande disponibilità e discrezione, mantenendo sempre un ottimo rapporto con le istituzioni e con la gente. Ora potrà finalmente dedicarsi alla famiglia, alla moglie e alle due adorate nipotine Asia e Sveva che l’adorano.
Vice comandate della Compagnia carabinieri di Tarvisio, Giovanni Sappada (per tutti il maresciallo Gianni), originario di Paularo, si era arruolato nell’Arma il 27 maggio del 1972, entrando nel Battaglione Moncalieri di Torino. Dopo aver prestato servizio alla Stazione di Pellestrina (Venezia), ha frequentato le scuole sottufficiali di Velletri e di Firenze, in seguito al terremoto del 1976 era giunto alla Compagnia di Tarvisio, dove è stato capo equipaggio del Nucleo Radiomobile. Dal 1979 al 1983 ha comandato la Stazione di Chiusaforte, dal 1983 al 1987 ha operato con la squadra di polizia giudiziaria alla Pretura di Pontebba, assumendo poi il comando della locale Stazione e, dal settembre del 1990, ha guidato la Stazione carabinieri di Tarvisio. Dal luglio 2016, inoltre, è Cavaliere della Repubblica.
Nel lasciare il servizio, il luogotenente Sappada non è riuscito a nascondere un po’ di rammarico per il distacco. «Per me – afferma – l’Arma è stata una seconda famiglia. È sempre stata presente, vicina, sempre pronta a sostenere i suoi carabinieri».
I momenti più importanti vissuti in divisa? Non solo l’incontro, lo scorso settembre, con il comandante generale dell’Arma, il generale Tullio Del Sette. «Durante l’alluvione di Ugovizza del 2003 e il periodo dopo il terremoto del maggio del 1976, quando sono arrivato a Moggio per essere testimone della scossa di settembre».
Nel 2003 il luogotenente Sappada ricevette anche un riconoscimento ufficiale per il suo operato nei soccorsi alla popolazione. E ora cosa gli mancherà di più? «L’ottimo rapporto con la gente – risponde senza esitazione –. Ma credo che non mi mancherà l’opportunità di continuare a servire la mia comunità, magari con qualche iniziativa di volontariato. Ora starò un po di più a casa, a Ugovizza, con mia moglie. Nel periodo estivo mi aspettano delle belle camminate in montagna, anche quelle a funghi».
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