Il liceo scientifico del Convitto sarà ospitato nell’ex tribunale

Dal prossimo anno scolastico. Il sindaco: 70 mila euro per nuove tecnologie. Sopralluogo alla Manzoni

Lucia Aviani / CIVIDALE

Sono giornate frenetiche al Convitto nazionale Paolo Diacono, che per garantire il ritorno a scuola in sicurezza dei suoi oltre mille studenti – fra allievi della scuola primaria, della secondaria di primo grado e dei quattro licei annessi – sta lavorando senza sosta in un’ottica di flessibilità pronta a tenere conto di tutti i possibili sviluppi di una situazione in continuo divenire e dunque estremamente complessa, legata com’è all’emergenza sanitaria da coronavirus.

La nuova rettrice dell’istituzione, Alberta Pettoello, e la sua vice Lorella Demergazzi – subentrata giorni fa a Vittorino Michelutti – sono state ricevute in municipio dal sindaco Stefano Balloch per confrontarsi sulle modalità della ripartenza, che il Comune naturalmente segue con estrema attenzione: «Abbiamo diramato una prima informativa di carattere generale, per dare alle famiglie le indicazioni di massima; a strettissimo giro seguirà una comunicazione di dettaglio, con il piano orario e quello della didattica», spiega la rettrice, precisando che la struttura è in attesa di conoscere le assegnazioni in pianta organica per capire su quanto personale potrà contare.

«Il riavvio dell’attività scolastica in presenza è un’impresa – dichiara il primo cittadino –, ma tutte le scuole di Cividale ripartiranno nel pieno rispetto delle regole e delle disposizioni anti-contagio. Il Comune ha investito ben 70 mila euro per il potenziamento dei sistemi multimediali, in modo tale da poter assicurare la miglior didattica possibile, ottemperando alla necessità del distanziamento interpersonale; sono stati anche acquistati nuovi arredi. Stanno intanto procedendo i lavori di ristrutturazione e adeguamento in funzione antisismica del plesso delle primarie Manzoni, dove pochi giorni fa abbiamo svolto un sopralluogo, per sincerarci dello stato di avanzamento del cantiere».

«In parallelo – aggiunge il primo cittadino, riagganciandosi al tema del Convitto nazionale Paolo Diacono – continua l’iter per il passaggio all’ente locale, dal Demanio, del palazzo dell’ex tribunale, che come anticipato già tempo fa abbiamo intenzione di convertire in sede scolastica».

Il destinatario dell’immobile è il liceo scientifico, oggi smistato in due sedi, con il biennio accolto dal polo centrale del Convitto e il triennio, invece, dislocato nell’edificio di Foro Giulio Cesare, che ospita anche il liceo classico. La disponibilità dell’ex tribunale consentirà di riunificare l’intero corso di studi e i tempi non si annunciano lunghi.

«La procedura del trasferimento – sottolinea, infine, Balloch – è molto complicata ed è dunque in corso da parecchio, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo, tanto che l’obiettivo sarebbe quello di programmare l’inaugurazione della nuova sede dello scientifico per l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022». —

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